Il legno dell'alloro è duro, elastico e pesante; le foglie sono piuttosto grandi, di forma ovale e possiedono un principio aromatico: i fiori sono piccoli e giallastri, raggruppati in densi fascetti che si trasformano in drupe nere. Cresce lentamente ed assume, allo stato naturale, forma conica e compatta: supera l'altezza di 12 m.; non è una pianta delicata, sebbene il gelo possa danneggiarla. Presso gli antichi l'alloro era consacrato ad Apollo. I poeti, gli atleti vincitori di una gara, i generali vittoriosi, gli imperatori venivano incoronati d'alloro, persino la corona di Napoleone raffigurava un serto di lauro; ancora oggi diciamo che uno si " laurea'' o che fa il suo "baccalaureato". Le corone dei personaggi insigni venivano infatti intrecciate con le stesse foglie che mettiamo nei manicaretti e nelle salse. Per oltre duemila anni è stato impiegato a scopo ornamentale, in medicina e in gastronomia.
Nome scientifico: Laurus Nobilis
Famiglia: Lauraceae
Etimologia: il suo nome è stato dato dai latini; i greci chiamavano la pianta Daphne per la leggenda in cui la ninfa Daphne fu mutata in alloro per far sì che sfuggisse ad Apollo.
Habitat: spontaneo della regione mediterranea.