S.Emidio

S. Emidio, primo vescovo di Ascoli, è il patrono della città e protettore dai terremoti. Nativo di Treviri in Germania, secondo la tradizione, giunse ad Ascoli sotto l'imperatore Diocleziano.
 
Accusato di aver predicato la religione cristiana e di aver battezzato molte persone tra le quali Polisia, figlia del prefetto romano della città, fu decapitato il 5 agosto del 303 d.C.. Raccolta miracolosamente la propria testa, il Santo si recò nel vicino cimitero cristiano per essere seppellito in terra consacrata.

 

Gli affreschi della Cattedrale

All'interno della Cattedrale il pittore Cesare Mariani eseguì tra il 1884 e il 1894 un vasto ciclo di affreschi. Nell'abside, sul tamburo della cupola, è illustrata tutta la storia di S. Emidio e del suo martirio, compresa la scena del battesimo di Polisia.
 
La tradizione narra che la fanciulla, per sfuggire alle truppe romane inviate dal padre contro di lei, si sia recata con le sue ancelle fino all'apice del Monte Ascensione sparendo poi tra i dirupi.

 
 
Sant'Emidio protettore dai terremoti
Sant'Emidio protettore dai terremoti

II protettore dai terremoti

La tradizione che lo vuole salvatore dai terremoti è relativamente recente: nel 1703 un terremoto distrusse diverse città dell'Italia centrale mentre Ascoli rimase indenne.
 
Dopo quest'evento, da molte città vicine fu richiesta la cittadinanza ascolana per poter godere della stessa protezione del Santo. Da allora Emidio è anche rappresentato nell'atto di sorreggere, con le mani tese, gli edifici della città.

 
 
La Cripta della Cattedrale
La Cripta della Cattedrale

La Cripta della Cattedrale

Intorno al sec. XI, nella Cattedrale fu costruita la cripta dove vennero trasportate le spoglie di S. Emidio, inserite in un sarcofago romano del sec. IV.
 
Nel Settecento, dopo la ristrutturazione della parte centrale della cripta, vi fu collocato il gruppo marmoreo di Lazzaro Giosafatti con S. Emidio che battezza Polisia.

 
 
La fonte di S. Emidio
La fonte di S. Emidio

La fonte di S. Emidio

La predicazione cristiana del Vescovo Emidio attirò un numero tale di adepti che il Santo non aveva acqua sufficiente per battezzarli tutti.
 
Fu così che S. Emidio, battendo la roccia nei pressi dell'attuale Borgo Solestà, fece sgorgare una fonte, più volte trasformata nel corso della storia, che si presenta attualmente come lavatoio cinquecentesco a cinque arcate.

 
 
S. Emidio Rosso
S. Emidio Rosso

S. Emidio Rosso

Il Tempietto di S. Emidio Rosso è una costruzione ottagonale eretta nel 1623 su quello che era già un importante luogo di culto perché S. Emidio vi era stato decapitato. Sotto l'altare è ancora conservata la pietra della decollazione.

 
 
S. Emidio alle Grotte
S. Emidio alle Grotte

S. Emidio alle Grotte

Proprio dove il Santo decapitato portò miracolosamente la sua stessa testa per essere seppellito, sorge il Tempietto di S. Emidio alle Grotte, così chiamato perché addossato alle grotte dell'antica necropoli cristiana.

E' uno splendido esempio di architettura barocca, eretto su progetto di Giuseppe Giosafattí nel 1721 come ringraziamento al Patrono di Ascoli per lo scampato pericolo dal terremoto del 1703.

 
 

La festa di S. Emidio

La festa inizia il 26 luglio, giorno di S. Anna, e si conclude il 5 agosto, ricorrenza del Patrono, con i famosi fuochi artificiali.

 
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