Altri due importanti ordini mendicanti, oltre a quello francescano, trovarono sede in città: quello Domenicano e quello Agostiniano. Al primo si collegano due chiese con annessi conventi: S. Pietro Martire e S. Domenico; al secondo la chiesa ed il convento di S. Agostino.
Di dimensioni imponenti, la chiesa fu voluta in seguito al passaggio in città del frate Pietro da Verona nel 1250 e dipendeva dalla provincia d'Abruzzo. Il portale laterale del 1523 è di Cola dell'Amatrice. All'intemo si conserva il prezioso reliquiario della Sacra Spina, donato nel 1290 dal re francese Filippo il Bello. Nell'abside di sinistra è venerato il corpo del beato Costanzo da Fabriano (1410?-1481).
Il notevole complesso conventuale di S. Domenico, il primo che si incontra salendo sul colle dell'Annunziata, dipendeva dalla provincia lombarda dell'Ordine ed è oggi adibito a scuola. All'intemo si apre un arioso e ampio chiostro rinascimentale con lunette affrescate nel sec. XVII da Sebastiano Ghezzi.
La chiesa, sorta nel sec. XIV a navata unica, fu ampliata e sistemata a tre navate con la ristrutturazione ultimata alla fine del sec. XV. La facciata rettangolare è arricchita da un portale del 1547 che presenta forti somiglianze con quello della porta laterale della Cattedrale di S. Emidio (Porta della Musa). Il convento è ora tornato ad essere un luogo di cultura ospitando la Biblioteca Comunale, la Galleria d'Arte Contemporanea, vari spazi espositivi ed un auditorium.