La montagna dei Fiori

Divisa dall'altra montagna "gemella" di Campli da un profondo canyon scavato dal torrente Salinello, la Montagna dei Fiori (m. 1814) ha un'interessante caratteristica: è l'unico massiccio montano del centro Italia a trovarsi ad una distanza di soli 30 chilometri dal mare. Nelle giornate limpide, dalla sua cima, si può vedere la costa slava.

 
foto della sciovia

Le sciovie di Monte Piselli

Dalle "tre caciare" (m. 1438) parte una seggiovia che arriva fino a Monte Piselli (m. 1676) dove, durante la stagione invernale, si possono utilizzare le sciovie di un piccolo ma suggestivo comprensorio gestito dal Consorzio Turistico dei Monti Gemelli.

 
 

Le Caciare

La Montagna dei Fiori faceva parte del complesso sistema viario della transumanza che permetteva il trasferimento invernale delle greggi, attraverso le terre d'Abruzzo, verso il Tavoliere delle Puglie. Interessante testimonianza di questa attività, sono le caciare, piccole costruzioni in pietra, realizzate a secco e utilizzate dai pastori come ricovero vicino ai pascoli. Più di cento sono quelle disseminate sulla Montagna dei Fiori.

 
foto del Pianoro di San Marco

II Colle S. Marco

Il Colle S. Marco è un imponente altopiano calcareo che si erge a sud della città di Ascoli, dominandola con la sua forma massiccia costituita quasi esclusivamente da travertino. Ricoperto da una vegetazione lussureggiante di boschi misti con predominanza di castagni, querce, carpini e lecci, il Colle è ricco di elementi storici legati alla vita dei monaci e dei pastori e alle esperienze dei partigiani dell'ultima guerra. Con la costruzione della strada, degli alberghi e degli impianti sportivi, il Colle ha avuto uno sviluppo turistico. Il 25 aprile, ricorrenza di S. Marco e della Liberazione, migliaia di persone salgono sul colle e affollano il pianoro trascorrendo la giornata tra giochi e colazioni all'aperto.

 
 
foto dell'Eremo di San Marco

L'eremo

L'edificio ospitava nel sec. XIII un convento di monaci cistercensi. La facciata dell'eremo, in stile romanico, è ricca di bifore, ha un campanile laterale e nasconde una grande cavità naturale. Una scala esterna con ponticello permette di arrivare al primo locale ed una scala interna, appoggiata alla roccia, consente poi di accedere ad una sala sovrastante dove si trova una tomba del sec. XV della famiglia Tibaldeschi.

 
 

II Dito del Diavolo

Vicino ai resti del convento di S. Lorenzo si erge una gigantesca colonna di travertino a cui la fantasia popolare ha dato il nome singolare di "Dito del Diavolo".

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