Teatro Romano
mercoledì 12 agosto ore 21.30
ILIADE UN RACCONTO MEDITERRANEO
DARIO VERGASSOLA / DAVID RIONDINO
progetto e regia Sergio Maifredi
produzione Teatro Pubblico Ligure
Iliade è il big bang della letteratura occidentale. Nei suoi versi sono racchiusi i geni di tutti i miti, di tutti gli eroi. Achille, Agamennone, Aiace ed Ettore ma anche Odisseo, a cui lo stesso Omero dedicherà l'altro grande codice della nostra cultura: l'Odissea. Ma anche Enea che, profugo, in fuga dalla propria città in fiamme, si vedrà affidato da Virgilio la responsabilità di portare sulle proprie spalle Anchise, il padre, la storia, la sua storia che è la storia vista dalla parte sbagliata, dalla parte di chi è stato sconfitto, e per mano il figlio, il futuro, la fondazione, Roma e l'Impero che verrà.
Iliade è un racconto della prima guerra del Mediterraneo e quindi la prima guerra mondiale.
Iliade è l'archetipo, il paradigma delle guerre che verranno. Nei suoi versi ci sono il conflitto, l'ira, l'eroismo, il dolore, il rancore, l'amore, il sangue, le armi, la paura, le madri, le spose, i padri, i figli ma soprattutto vi è la morte. La nera morte umanamente temuta, la bella morte eroicamente cercata. La morte che è fine di tutto e che per questo impone i patti di pace come catarsi finale.
ACHILLE E PRIAMO [Libro XXIV]
Il vecchio padre di Ettore, Priamo, va supplice alla tenda di Achille per chiedere la restituzione del cadavere del figlio. È un momento struggente, fatto di dolore e di reciproco rispetto tra vincitore e vinto. Un re si fa padre, un eroe si fa figlio. Due grandi interpreti per due grandi figure del poema dell'ira testimoni degli orrori e dei dolori di tutte le guerre.