Sarà il baritono Andrea Porta ad interpretare il personaggio del principe Yamadori, ricco pretendente senza successo di Cio-Cio-San, dalla quale viene respinto perché innamorata di Pinkerton.
Porta, già nelle Marche allo Sferisterio e al Teatro delle Muse di Ancona, recita per la prima volta al Ventidio. "E' una splendida città che non conoscevo" dice parlando di Ascoli, mentre sulla produzione e la Rete Lirica spiega: "Abbiamo lavorato in una bella atmosfera, fruttuosa e serena. Pur interpretando un ruolo minore, sono stato catturato da un interessante progetto, un'idea che mira a ridar vita a teatri i quali da soli non riuscirebbero a fare programmazione".
Nei panni di Goro, l'uomo che combina il matrimonio tra Pinkerton e Cio-Cio-San, ci sarà, invece, il tenore Gregory Bonfatti. "Un uomo senza scrupoli - spiega sul suo personaggio -, che li porta all'altare solo per soldi. Per questo con il Maestro Pizzi abbiamo cercato di far risaltare tutto il viscido che è in lui". A proposito del regista: "Lo conosco dal '99, ma ogni volta che ci lavoro insieme è un tassello in più per il mio stare in scena. E' un numero uno". Bonfatti è rimasto colpito dalla città e dall'accoglienza: "E' stata una sorpresa sotto tutti i punti di vista. Raramente mi sono trovato così bene, da chi mi ospita allo splendido teatro". Infine, sull'organizzazione: "E' un progetto che molti dovrebbero seguire per l'abbondanza di teatri che ci sono, nelle Marche e in Italia, terra dove, oltretutto, è nata l'opera".
E' uno dei ruoli più delicati, colui che fin da subito mette in guardia sia Madama Butterfly che Pinkerton ('Badate!ella ci crede') sul convolare a nozze. Si tratta del console americano a Nagasaki Sharpless, interpretato dal baritono Damiano Salerno.
"E' un personaggio interessante, in scena fin dall'inizio, atteso per celebrare il matrimonio e dal quale rimane subito perplesso ('Giudizio'). Per questo ha un compito difficile e ingrato - spiega l'artista siracusano -: quello di far capire a Cio-Cio-San che Pinkerton non tornerà e di non sperare più in un futuro insieme (II atto: 'Di strapparvi assai mi costa dai miraggi ingannatori'). Quante volte ci capita di fare da ambasciatore per un comportamento altrui che non si approva? Ecco - conclude - in Sharpless rappresento tutta questa impotenza e drammaticità".
Salerno, poi, si definisce "meravigliato dalla città e dal teatro con un'acustica bellissima. Da appassionato di antiquariato, poi, sono stato fortunato nel capitare nei giorni del Mercatino". Infine i complimenti al Maestro Pizzi e al direttore d'orchestra Ciampa ("eccezionale").