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Descrizione delle Sale


Sala del Puttino dormiente


La sala prende il nome dalla scultura di Demetrio Paernio donata alla città di Ascoli Picenonel 1921 dal clinico Antonio Ceci e propone una serie di dipinti tardo ottocenteschi concessi in deposito nel 1924 dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma tra i quali si segnala il gruppo di tele realizzate da Filippo Palizzi. Gli arredi neoclassici in legno intagliato, dorato e dipinto provengo dal Palazzo dei marchesi Sgariglia.
Per il ripristino dell'ambiente si segnala la necessità di effettuare i seguenti interventi:
1) pulitura, smontaggio, immagazzinamento e rimontaggio di 4 tende con relative mantovane;
2) smontaggio, restauro, adeguamento e rimontaggio del lampadario di Murano;
3) impianto di illuminazione con faretti direzionali

 
 

Sala di Diana


La sala prende il nome dalla scultura di Ercole Rosa, replicata in marmo dall'artista ascolano Giulio Gabrielli e propone una importante serie di dipinti di Domenico Morelli concessi nel 1924 in deposito alla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. L'ambiente è arredato con mobili neoclassici provenienti dal Palazzo dei marchesi Sgariglia in legno intagliato e dorato.
Per il ripristino dell'ambiente si segnala la necessità di effettuare i seguenti interventi:
1) pulitura, smontaggio, immagazzinamento e rimontaggio di 4 tende con relative mantovane;
2) smontaggio, restauro e rimontaggio dei veli con lo stemma comunale;
3) smontaggio, restauro, adeguamento e rimontaggio del lampadario di Murano del secolo XVIII;
4) impianto di illuminazione con faretti direzionali.

 
 

Sala Fior di Vita


La sala prende il nome dalla scultura di Cesare Reduzzi posta al centro dell'ambiente che accoglie una importante sequenza di dipinti del XIX secolo fra i quali emerge per notorietà ed importanza Passeggiata amorosa di Giuseppe Pellizza da Volpedo: gli arredi risalgono al periodo Neoclassico e provengono dal palazzo dei marchesi Sgariglia unitamente all'antico orologio posto su unadelle consolle.
Per il ripristino dell'ambiente si segnala la necessità di effettuare i seguenti interventi:
1) pulitura, smontaggio, immagazzinamento e rimontaggio di 4 tende con relative mantovane;
2) smontaggio, restauro e rimontaggio dei veli con lo stemma comunale;
3) restauro dei seguenti dipinti:
Domenico Morelli, Interno rustico euro 2.000,00 + iva
Carlo Markò, Paesaggio euro 700,00 + iva
Pietro Ciafferi, Coppia di dipinti con scene navali euro 2.500,00 + iva

 
 

Sala del Pastorello


La sala prende il nome dalla scultura di Raffaelle Beliazzi collocata al centro dell'ambiente che propone una sequenza organica di dipinti della scuola romana del XVII secolo, in gran parte frutto di acquisti effettuati nei primi decenni del Novecento dal Comune di Ascoli Piceno: si segnalano in modo particolare le tele di Carlo Maratti, una delle quali ritrae la celebre miniatrice ascolana Giovanna Garzoni e i dipinti di Guercino, Brandi, Sassoferrato, Pier Leone Ghezzi e Antonio Amorosi. La suggestione dello spazio espositivo è accresciuta dagli arredi settecenteschi in legno dorato e dipinto a tempera, dall'imponente lampadario di Murano del XVIII secolo e dai raffinati tendaggi in velluto controtagliato realizzati nei primi anni del Novecento dalla ditta Rubelli di Venezia.
Per il ripristino dell'ambiente si segnala la necessità di effettuare i seguenti interventi:
1) pulitura, smontaggio, immagazzinamento e rimontaggio di 5 tende con relative mantovane;
2) smontaggio, restauro, adeguamento e rimontaggio dellampadario di Murano del secolo XVIII;
3) impianto di illuminazione con faretti direzionali;
4) restauro dei seguenti dipinti:
Sassoferrato, Vergine oranteeuro 2.500,00 + iva
Carlo Maratti, Ritratto di Clemente XI euro 8.500,00 + iva
Carlo Maratti, Santa Francesca Romana euro 2.500,00 +iva
Giovanni Peruzzini, Sant'Emidio euro 1.200,00+ iva

 

Ultima Modifica: 04 Novembre 2021

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