Rosta in ferro battuto, con al centro lo stemma del vescovo Archetti. Archetti Giovanni Andrea nasce a Brescia l'11 Settembre 1731. Diventa cardinale il 20 Settembre 1784 da papa Pio sesto, e il 28 Maggio del 1795, con una solenne funzione, viene nominato l'83° Vescovo della diocesi di Ascoli Piceno. Muore il 5 Novembre 1805. Guardando con particolare attenzione questo lavoro di Francesco Tartufoli, possiamo notare dei elementi decorativi pieni di simbologia: al centro dello stemma, l'ornamento distintivo per eccellenza è il "galero" o cappello ecclesiale, trapassato da due cordoni che terminano con una serie di fiocchi, alla sinistra, una croce astile o di Lorena, simbolo del potere spirituale del Vescovo. E' una croce cristiana, e sulla piccola traversa superiore è rappresentato il "titulus crucis" cioè l'iscrizione che il governatore Ponzio Pilato avrebbe fatto apporre sulla croce di Gesù: INRI(Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum) Gesù Nazzareno re dei Giudei, mentre l'altra traversa più grande, è quella della crocifissione dove furono distese e legate le braccia. Alla destra, si nota, riccamente lavorato, il Pastorale o Vincastro. Una sorta di bastone con l'estremità ricurva, usato dal Vescovo nel suo ministero. Esso, ad imitazione di quello usato dai pastori di gregge, simboleggia chiaramente la funzione di cura e fede che il Vescovo ha sopra il suo popolo. I sommi Pontefici, non usano il pastorale, il motivo risale ad una antichissima leggenda, riportata da s. Tommaso d'Aquino, secondo il quale Pietro, prestò il suo ad uno dei discepoli. Questi se lo tenne a ricordo e devozione. Il vincastro è un ramo di Salice utilizzato dai pastori di gregge per la sua estrema leggerezza. L'aquila, la regina dei volatili, con le ali spiegate, ben visibile nello stemma, nella simbologia cristiana è l'immagine di Cristo salvatore che porta le anime in cielo.
Ultima Modifica: 04 Novembre 2021