Martedì 16 Aprile 2019 ore 17.30
Museo D'Arte Contemporanea O.
Licini
Corso Giuseppe Mazzini, 90 - Ascoli Piceno
Tomaso Montanari, notissimo storico e critico d'arte, sarà protagonista di un pomeriggio organizzato dalla Libreria Rinascita insieme all'Associazione Arte Contemporanea Picena. Il professore sarà ospite presso il Museo D'Arte Contemporanea O. Licini dove presenterà i suoi libri: L'ora d'arte e Contro le mostre. A moderare l'incontro Alessandro Zechini e Eleonora Tassoni.
Tomaso Montanari (1971) insegna Storia dell'arte moderna all'Università «Federico II» di Napoli. Si è sempre occupato della storia dell'arte del XVII secolo, cercando di rispondere alle domande poste dalle opere con tutti gli strumenti della disciplina: dalla filologia attributiva alla ricerca documentaria, dalla critica delle fonti testuali all'analisi dei significati, a una interpretazione storico-sociale. Per Einaudi ha scritto la postfazione ai due volumi de Le vite de' pittori scultori e architetti moderni di Giovan Pietro Bellori (2009), A cosa serve Michelangelo? (2011), Il Barocco(2012), Costituzione incompiuta(2013, con Alice Leone, Paolo Maddalena e Salvatore Settis), Privati del patrimonio (2015), La libertà di Bernini (2016), con Vincenzo Trione, Contro le mostre(2017), Velázquez e il ritratto barocco (2018) e L'ora d'arte(2019).
Contro
le mostre
È
un vizio italiano: produrre mostre blockbuster. Gli ingredienti sono sempre gli
stessi: Caravaggio e Leonardo, gli impressionisti, Van Gogh, Picasso, Dalí e
Warhol. Ne facciamo circa diecimila l'anno, ma dovremmo avere seri dubbi su
questa sarabanda. Innanzitutto perché si tratta quasi sempre di puro
intrattenimento: a pagamento, e di bassa qualità. Quasi mai c'è dietro una
ricerca originale, e quasi sempre non c'è nulla da imparare: la verità è che
privati senza scrupoli e pubbliche autorità senza un progetto mettono a rischio
pezzi unici, spesso di valore altissimo. Dobbiamo riprendere a fare esposizioni
serie, libere, educative. E c'è un'alternativa più radicale: rompere la gabbia
degli eventi, e rituffarci nel fitto contesto di arte e paesaggio che rende
l'Italia unica al mondo. Riallacciare il passato al presente, attraverso una
conoscenza vera e libera. Fuori dal mercato, nel cuore delle nostre città.
L'ora
d'arte
Dalle mura degli etruschi ai
writers contemporanei, passando per Michelangelo, Raffaello, Velázquez e Goya,
Tomaso Montanari dà voce a quadri, sculture e graffiti e ci racconta cosí il
fondamentale ruolo civile che, oggi piú che mai, la bellezza è chiamata a
ricoprire. Nelle sue parole, rigorose e coinvolgenti, la storia dell'arte non
assomiglia al manuale dei grandi nomi che dobbiamo venerare «perché sí», ma è
l'impasto delle nostre vite quotidiane. In queste pagine Giuseppe regge Gesú
appena nato, in uno schizzo del Guercino, non come fosse un santo ma con
l'imbarazzo e la paura di un qualunque goffo neopapà. Paolo III ritratto da
Tiziano perde la sua imponenza, rivelandoci tutto l'orrore che da sempre si
accompagna al potere. E in uno sguardo colto da Botticelli ritroviamo
l'infinita malinconia che si portano dietro i migranti, costretti a fuggire e
privati ovunque della libertà.
«"La
fantasia è un posto dove ci piove dentro", ha scritto Italo Calvino commentando
un verso di Dante. Anche il Pantheon è un posto dove ci piove dentro, perché la
sua grandissima cupola ha un occhio bucato, largo nove metri: e da lí entrano
il sole, la pioggia, la neve. E una volta l'anno, il giorno di Pentecoste, i
pompieri ci fanno piovere anche i petali di rosa. Oggi quando entriamo nel
Pantheon incontriamo Adriano e Apollodoro, gli dèi e i santi, gli artisti e i
re, la pioggia e il sole. Varcando la soglia di quel cerchio incantato, ci si
trova nel cuore del tempo: è come se potessimo dare la mano a tutte le
generazioni che ci hanno preceduto. E anche a tutte quelle che verranno: tutte
quelle che apriranno quella stessa porta, e calpesteranno quegli stessi marmi.
Per questo il Pantheon è un ponte tra il passato e il futuro, una nave pirata
che sfida le leggi del tempo e della storia. Finché non si spenga la luna».
Ultima Modifica: 04 Novembre 2021