Tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento troviamo ad Ascoli interessanti esempi architettonici e scultorei di arte eclettica, espressione di un gusto storicista e romantico diffuso all'epoca, che si rifà all'antico riprendendo e manipolando elementi classici, gotici e rinascimentali secondo le esigenze del tempo rivolte all'esaltazione dell'identità culturale della nuova nazione italiana.
Il palazzo fu costruito nel 1914 al posto del convento delle Benedettine di S. Onofrio su progetto di Cesare Bazzani (1873-1939) in stile neo-rinascimentale. Del convento sono state salvate tre trifore gotiche incorporate nella facciata posteriore e, al suo interno, un maestoso soffitto ligneo di Moys d'Anversa datato 1567. Una curiosità: il primo Monte di Pietà d'Italia si trovava proprio dove ora è la sede della Cassa di Risparmio.
Di puro stile neo-gotico è il palazzo Merli, costruito nel 1927-29 in prossimità delle Torri Gemelle.
Il palazzo del Governo (palazzo S. Filippo), dei primi anni del '900, ospita la Provincia e la Prefettura. E' decorato da affreschi di Domenico Ferri (sala del Consiglio Provinciale) e di Adolfo De Carolis (salone della Prefettura).
Tra gli edifici moderni di maggiore rilievo ricordiamo il palazzo Tarlazzi eretto nel 1914 su disegno dell'architetto Vincenzo Pilotti (1872-1956), amico di Puccini. Il palazzo fu costruito come stabilimento bacologico della famiglia Tarlazzi, uno degli oltre 50 centri di produzione del seme bachi di cui la città aveva il primato fino alla seconda guerra mondiale.
L'altare maggiore della Cattedrale è sormontato da un ciborio in stile gotico-rinascimentale, eretto nel 1895 dell'architetto Giuseppe Sacconi, autore dell'Altare della Patria a Roma.
Ultima Modifica: 04 Novembre 2021