Teatro Ventidio Basso
Domenica 28 Febbraio ore 17.30
Collettivo Cinetico - Teatro Delle Briciole
progetto affidato a Collettivo Cinetico
[alias compagnia Vitellone Cicciotto]
compagnia residente presso Teatro Comunale di Ferrara 'Claudio Abbado'
concept Francesca Pennini
[alias Annina Sperniccef]
regia e drammaturgia Angelo Pedroni, FrancescaPennini
[alias Pina Redengolo, Annina Sperniccef]
coreografie e partiture fisiche Francesca Pennini
[alias Annina Sperniccef] in collaborazionecon gli interpreti
Simone Arganini/Giulio Santolini, Daniele Bonaiuti, Roberto DeSarno
[alias Maria Gonnesini, Edilio Beutanina,Bernardo Roseto]
assistenza organizzativa Carmine Parise [alias Cesare Parmini]
costumi Titta Caggiati [alias Zia Catia Pratiggi]
luci e tecnica Emiliano Curà [alias Luciano Reami]
realizzazione scene Paolo Romanini [alias Mariano Pinolo]
TEATRO DELLE BRICIOLE
Solares Fondazione delle Arti
CANTIERE «NUOVI SGUARDI PER UN PUBBLICO GIOVANE»
2°CAPITOLO
Convinto dell'importanza di un confrontocon esperienze teatrali differenti rispetto all'universo tradizionalmentedefinito come teatro-ragazzi, il Teatro delle Briciole si sta proponendo conquesto cantiere di affidare a gruppi della ricerca italiana il compito dicreare uno spettacolo per bambini. Dopo Babydon't cry (Babilonia Teatri, 2010), LaRepubblica dei bambini (Teatro Sotterraneo, 2011), con Pop Up. Un fossile di cartone animato (I Sacchi di Sabbia, 2013) siconclude il 1° CAPITOLO del progetto.
Nel 2015 si inaugura il 2° capitolocostituito da due nuovi progetti, Playaffidato a Mirto Baliani e SherlockHolmes a CollettivO CineticO.
Scrive Arthur Conan Doyle, il padre diSherlock Holmes, che «il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si prende maila cura di osservare».
L'idea che guida le parole e le azioni diquesto spettacolo è la volontà assoluta, liberissima, giocosa, di rovesciarequella verità e osservare con divertita ostinazione il mondo. Sherlock Holmes,il suo celebre metodo fondato sul binomio osservazione e deduzione, sireincarna sulla scena in un anomalo terzetto di investigatori contemporanei,animati da una inesauribile voglia di andare oltre il volto immediato eingannevole della realtà, di analizzare i dettagli e ipotizzare possibilisoluzioni. Nella sua sorprendente somiglianza con i meccanismi profondi dellacuriosità infantile, l'applicazione rigorosa e nello stesso tempo umoristicadel metodo deduttivo è lo strumento di un viaggio di scoperta e investigazionedi quel pezzo di mondo, di quel vero e proprio microcosmo che è il teatro. Unviaggio che diventa esplorazione della relazione ambigua tra realtà e finzione,verità e apparenza, artificio tecnico e autenticità di emozione. Quella che siviene compiendo sulla scena, "teatro del crimine" in una inedita accezione, èdunque una vera e propria anatomia in presa diretta, uno sguardo telescopicoche si irradia sull'intero spettro del visibile e del sensibile. L'analisiclinica e interattiva di un campione del pubblico (lo spettatore non è forseparte integrante dell'accadimento teatrale?), convive allora con lo smontaggioe il rimontaggio della creazione artistica, innescando una riflessionesull'arte performativa e la sua relazione con la vita. La pluralità delle ipotesiricostruttive dei movimenti coreografici di uno spettacolo, a partire dagliindizi lasciati sulla "scena del delitto", si traduce in un vertiginoso atlanteconcentrato della danza, dal minimal alla contact improvisation, dalla metal almusical, perché il linguaggio del corpo ha estensione infinita, come infinito eaperto è il catalogo delle ipotesi sul mondo, se si parte dalla suaosservazione analitica. Tecnica e immaginazione si sorreggono a vicenda. Ilteatro è metafora della immaginazione umana e della vita stessa, universoespressivo totale e complesso, di cui non si tralascia nulla, neanche ilversante spaziale-costruttivo, così ricco di aspetti carichi di potenzialità,quando si possiede un occhio ricco di acume investigativo. Così, l'occhio diuna telecamera, moderno erede della lente di Sherlock Holmes, nella suaassoluta libertà di indagine scruta, analizza, rielabora tutti i recessi dellospazio-mondo: persone e oggetti, spettatori e proiettori, costumi e note diregia, e non si preoccupa di superare le pareti del teatro per puntare sullavita là fuori che continua a scorrere, o di farsi strada dietro le quinte.Perché "le cose ovvie di cui è pieno il mondo", se osservate, guardate,scrutate, possono dirci qualcosa di nuovo, rivelare un volto segreto.
ABBONAMENTI
RAGAZZI
posto unico numerato 27 euro | 13 euroridotto [fino a 14 anni]
BIGLIETTERIA DEL TEATRO
T 0736 244970
dal martedì al sabato dalle ore 9.30 alleore 12.30
dalle ore 16.30 alle ore 19.30
nei giorni di spettacolo il botteghino delteatro
sarà aperto anche nei 45 minuti precedenti l'iniziodella rappresentazione
INFORMAZIONI
BIGLIETTERIA DEL TEATRO T 0736 244970
www.ilteatroventidiobasso.it
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Ultima Modifica: 04 Novembre 2021