Sabato 16 aprile ore 16.00
Chiesa di San Pietro in Castello
Giulio De Leo / Compagnia Menhir
Trilogia
Compagnia Menhir
Trilogia
progetto e coroegrafia Giulio De Leo
con il sostegno di Sistema Garibaldi_Bisceglie
Trilogia è una riflessione politica e sociale attraverso il corpo ispirata a tre opere di William Shakespeare: Romeo e Giulietta, La Tempesta e Macbeth.
La riflessione prescinde dal contesto narrativo delle opere e scaturisce invece dall'esame dei corpi in esse centrali: due adolescenti, lo spirito incarnato del naufragio, una donna di potere.
Due giovanissimi danzatori s'impegnano in un esercizio coreografico complesso, come pratica di ribellione e resistenza alla corruzione del contesto sociale. Una danzatrice matura sperimenta una danza priva di carnalità ed edonismo per muoversi leggera sulle tracce di Ariel e compiere il viaggio ideale verso i corpi dispersi dagli innumerevoli naufragi contemporanei. Una giovane danzatrice si confronta con una coreografia specchio del machismo, del porno e del conflitto e in cui l'unica declinazione concessa al femminile sembra essere la fragilità. Le differenti generazioni in scena esplodono il carattere estetico e teatrale della coreografia e ne impongono l'apertura verso il corpo come terreno universale di confronto e riflessione
Romeo e Giulietta
giovani generazioni resistono
coreografia
Giulio De Leo
con
Annamaria Ronzino e Giordano Signorile
musica
Celaclù&Crash
cura del progetto Marina Peschetola
durata 20'
Due giovanissimi danzatori si
cimentano con lo spirito eterno di Romeo e Giulietta, spirito che ne trascende
la storia e resiste all'oblio, alla gravità e alla caduta. Cadono e risorgono
di continuo in un gioco coreografico che li avvicina sempre più, fino a
fonderne il movimento e il respiro. Romeo e Giulietta è una pratica coreografica
per l'esercizio della bellezza e della relazione come strumenti di resistenza
al degrado.
La Tempesta
canto per le tragedie del mare
coreografia Giulio
De Leo
con Rosellina
Goffredo
musica Wolfgang
Amadeus Mozart
cura del progetto Marina Peschetola
durata 20'
Come sembra presagire l'opera
shakespeariana, piccole isole del Mediterraneo sono diventate scenario quotidiano
di naufragio, reclusione e disillusione. Nessun potente mago però le popola più,
solo un'Europa altisonante e indolente. I corpi dispersi chiedono un compianto,
un pensiero che ne onori la morte e che sia punto di coscienza. Una danzatrice ne
ascolta le voci interrotte e insieme alle tragedie del mare vive il naufragio
dell'Europa stessa e di un'intera
generazione di europei. Con la leggerezza di Ariel, lo spirito buono dell'isola
shakespeariana, torna a praticare l'arte della danza come riflessione civile e
intona il compianto per le anime di
coloro che chiedevano solo una vita
degna di essere chiamata tale.
Macbeth
corpo femminile fra potere e
perdita
coreografia
Giulio De Leo
con Erika
Guastamacchia
musica Alessandro
Amenduni, Antonio Amenduni
cura del progetto Marina Peschetola
durata 25'
Una danzatrice esercita il suo
corpo statuario in un percorso che, sulle tracce di Lady Macbeth, attraversa
conflitto, aggressività, seduzione e ricerca della propria depauperata
femminilità. La scrittura coreografica si dispiega secondo una semantica
pornografica, machista e marziale e ne mette alla prova potenza, abilità e
desiderio fino a segnarne il sadico e inevitabile tracollo. Dalle ceneri della
vanità emerge prepotente la follia e la chimera della fragilità, quell'inciampare
così odioso al potere e al mercato.
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BIGLIETTI
Chiesa di San Pietro in Castello
Ridotto del Teatro Ventidio Basso
Auditorium del Polo Culturale di Sant'Agostino
posto unico non numerato euro 5
Teatro Ventidio Basso
posto unico numerato euro 8
Auditorium Montevecchi
posto unico non numerato euro 8
ABBONAMENTI
singola giornata
15 euro
intero festival
20 euro
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Ultima Modifica: 04 Novembre 2021