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Comunicato stampa - Mercoledì l’avvocato Annagrazia Di Nicola, Garante per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Ascoli, ha partecipato alla presentazione, da parte della Garante nazionale, Carla Garlatti, della relazione al Parlamento per l’anno 2022


Mercoledì l’avvocato Annagrazia Di Nicola, Garante per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Ascoli, ha partecipato alla presentazione, da parte della Garante nazionale, Carla Garlatti, della relazione al Parlamento per l’anno 2022. Erano presenti, oltre al Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, anche la Ministra della famiglia, Eugenia Maria Roccella, e il Ministro della giustizia, Carlo Nordio. Dopo l’inno nazionale eseguito dal coro dei bambini dell’Accademia di Santa Cecilia e il saluto del Presidente della Camera, che si è focalizzato sulle problematiche attuali dei minori e il contrasto alle attività criminali, la Garante ha presentato tutta la l’attività suddivisa in sette punti. In primis è stata ribadita l’importanza dell’attuazione dell’articolo 12 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia dell’adolescenza relativo al diritto all’ascolto, esplicitato nelle Consulte delle ragazze e dei ragazzi. L’auspicio è che, a livello centrale e locale, le loro idee siano tenute in considerazione per tutte le decisioni che riguardano i minori perché spesso vengono poste in essere politiche per i minori senza ascoltare la loro opinione. Secondo punto l’educazione, ritenuta centrale come strumento per costruire una società migliore, in attuazione dell’articolo 29 della Convenzione ONU. In relazione a quest’ultimo aspetto, l’operato della Garante si è incentrato su tre elementi: la promozione della mediazione scolastica, la lotta alla dispersione scolastica e il contrasto alla povertà educativa minorile. Il terzo punto su cui si è focalizzata la relazione è stata la protezione, cioè la necessità di tenere indenni i minori da qualsiasi lesione dei loro diritti e in questa direzione l’autorità garante si è attivata su più fronti (sistema penale minorile e principalmente la giustizia riparativa, la condizione dei figli dei collaboratori di giustizia e la formazione di chi opera a contatto con questi minorenni, oltre al tema del contrasto della pedofilia e della pornografia infantile con l’attuazione di un piano nazionale). Quarto punto, l’attività digitale che rappresenta uno strumento fondamentale per i ragazzi: per far sì che le attività avvengano in condizioni di sicurezza sono importanti le misure normative vigenti ma anche le iniziative di sensibilizzazione e di educazione, rivolte anche agli adulti. Il quinto punto della relazione si è concentrato sul benessere dei minori, in base all’articolo 3 della Convenzione ONU, sulla cura del minore e sulla tutela della salute mentale: soprattutto dopo la pandemia, molti sono i casi di fragilità e di rischio in questo senso. Si è parlato anche del lavoro minorile, che va a discapito dell’educazione scolastica di molti ragazzi. Il sesto punto è stato la famiglia e il diritto del minore di vivere nella propria famiglia, con l’idea che il collocamento dei minori in strutture debba essere solo un’attività residuale. Il settimo punto è quello delle inclusioni, con cui si è ribadita l’importanza della protezione dei minori stranieri non accompagnati e la presupposizione di minore età, soprattutto per coloro che chiedono la protezione internazionale. Settimo e conclusivo aspetto, i minori con disabilità a cui va assicurato il pieno godimento dei diritti, per il principio di uguaglianza e di pari opportunità. La Garante relazionerà in consiglio comunale il prossimo 20 novembre.


 
 
 

Ultima Modifica: 28 Settembre 2023

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