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"Il Forte" Mostra personale di Gilberto Di Stazio


 "Il Forte" Mostra personale di Gilberto Di Stazio

Dal 15 aprile al 15 maggio 2016
Palazzo dei Capitani

Orario
dal Lunedi al Sabato ore 9,00 - 13.00 / 15.00 - 19.00
Domenica ore 10.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00


"Il Forte" Mostra personale di Gilberto Di Stazio


Inagurazione: venerdi 15 aprile 2016 alle ore 17,00
Finissage: 14 maggio 2016 ore 17.30

 
 

Il Comune di Ascoli Piceno accoglie il lavoro di Gilberto Di Stazio nel quale l'artista, avendo già adottato da alcuni anni un linguaggio di perentoria matericità, prosegue la sua ricerca nel campo di una tridimensionalità esplicita.
Le istallazioni esposte, pur traendo ispirazione dall'architettura, indagano una regione dell'espressività, dove abitano le costruzioni visionarie e la fantasia surreale prorie dell'arte.
L'artista, pur ispirandosi alle realtà sociali, vuole trasmettere emozioni più ampie, arrivando a sollecitare i territori più nascosti della mente.
Le installazioni progettate non vogliono più stare entro vincoli prestabiliti, ma sono pervase da una profonda volontà " ambientale ", esse cioè vogliono abitare lo spazio, viverlo, stabilire relazioni con il potenziale fruitore.
Dilatando i volumi fin quasi ad esplodere verso l'esterno,l'artista tende una mano verso la Società, abbattendo idealmente nel nostro caso i confini del Palazzo dei Capitani, per creare un legame sempre più stretto con la Città, il territorio e tra arti visive e Società.
Ed è questo continuo alternarsi tra interno ed esterno, che proietta l'opera verso mete lontane di speranza e di fede, assumendo l'artista quasi il ruolo di un predicatore dall'antica vocazione. Egli vuole essere, infatti, portatore di un messaggio interiore fino a trasformarsi in meditazione sull'essere, spingendo l'uomo alla riflessione e ad una maggiore comunicazione.
Tutto viene finalizzato affinché ogni espressione dell'artista sia di sostegno morale nei confronti di una umanità che rischia di perdere il senso profondo del suo essere. Le installazioni vogliono mettere in evidenza le ombre come condizione di degrado esistenziale dell'essere umano, la devastazione morale di una umanità sola con se stessa, che immersa nel buio della coscienza, registra il conflitto interno con il suo male profondo e il messaggio che si vuole trasmettere, un messaggio di speranza e di Pace, la promessa di un mondo migliore, il desiderio di recuperare il rapporto con la Società, la volontà di riscatto e la riaffermazione della figura umana.
L'artista vuole creare un rapporto tra le installazioni e lo spettatore che riesce a introdursi emotivamente nel vivo delle opere, per capirne l'essenza, la loro ragione di esistere, scoprendo di volta in volta particolari inediti e nuovi fino a sentirsi parte integrante delle stesse.
Pur riconoscendo un' importanza fondamentale alle immagini della realtà, al centro del lavoro c'è l'anima umana nel suo confronto con gli altri e con l'ambiente. L'artista vuole annegare - catturare lo sguardo dello spettatore fino ad intrappolarlo per coinvolgerlo all'interno dell'opera. Si percepisce che l'opera, "Il Forte", a causa del degrado naturale, si modifica continuamente nel tempo, varia di giorno in giorno, non è mai uguale a se stessa, fino alla completa distruzione dell'opera.
L'installazione è focalizzata sui processi di creazione e trasformazione nel corso del tempo.
L'artista si propone di annullare il ritmo della temporalità per ricostituirlo sotto forma d' istante eterno.
Ciò che si vuole mettere in evidenza è non tanto l'aspetto formale, ma lo spirito, l'anima che avvolge tutte le opere.
Nel progetto si delinea un indirizzo ricco di positive contaminazioni e connessioni "trasmigrazioni" o "slittamenti" attento ad una analisi critica pluridisciplinare orientata ad un rapporto interattivo con altri campi della ricerca, quali ad esempio il sociale, la filosofia, la scienza, la scenografia, il teatro e in particolare nell'ambito della ricerca formale è possibile individuare numerose relazioni con il settore del design e dell'architettura.
Si vuole proporre alla collettività un progetto dal forte contenuto emozionale e comunicativo che spinge a fermarsi per un attimo di riflessione. Si è cercato di creare uno spazio che contribuisca a migliorare i rapporti umani, diverso dal "non Luogo", secondo la teoria di Marc Augè, cioè spazi che non ci trasmettono l'esistenza dell'altro, con una parziale perdita della nostra identità, che producono una solitudine assoluta che finisce per annullare la consapevolezza di sé e che rendono difficile il rapporto con gli altri fino alla incomunicabilità estrema.
L'operazione progettuale vuole riappropriarsi del luogo attraverso un intervento nel tessuto naturale della città carico di storia, che valorizzi le caratteristiche del sito, dominato dall'atmosfera del luogo.
Esiste una grande affinità formale e di contenuti tra le tre installazioni che finiscono per creare un insieme unitario esprimendo lo stesso linguaggio, affrontando tutti i temi sociali dell'era moderna.
Infine il programma prevede la lettura, da parte del pubblico, di alcune poesie sulla Pace.
Sono esposte anche alcune opere dove dal carboncino all'uso del carbone il segno dell'artista è divenuto sempre più materico assumendo un maggiore rilievo che si proietta nello spazio.
In Mostra saranno presenti installazioni, sculture, disegni e dipinti, esposti in modo da tessere un confronto normale tra architettura e arti visive.

 

 

Gilberto Di Stazio è nato a Roma dove vive e lavora. Si è diplomato al Liceo Artistico di Roma e successivamente ha conseguito la Laurea in Architettura.

Tra le Mostre Personali si segnalano:
Studio S - Arte Contemporanea - Roma, Ottobre 1995
Aula Magna - Liceo Artistico Ripetta - Roma, Marzo 2007
Aula Magna - Liceo Artistico Ripetta - Roma, Maggio 2008
Castello di Rivara - Centro D'arte Contemporanea - Rivara, Novembre 2008
Spazio Fiat Center Roma - Roma, Marzo 2010
Casa dell'Architettura - Roma, Settembre 2010

Tra le Mostre Collettive si segnalano:
Biennale Internazionale d'Arte contemporanea - Il Cairo ( Egitto ), 1996 / 1997
" Palme D'autore " Mostra d'Arte Contemporanea, Istituto Italiano di Cultura- Il Cairo ( Egitto ), e l 'Atelier - Alessandria d'Egitto, 1998
" Milano in Piazza " Circolo Culturale Bertolt Brecht - Milano, 2003
" Dove abita l'Utopia "Museo della Permanente - Milano, 2008
" Architetture sensibili " Castello di Rivara - Centro d'Arte Contemporanea - Rivara, 2008
Biennale Internazionale d'Arte Contemporanea - Il Cairo ( Egitto ), 2008 / 2009
" Masterpieces " Castello di Rivara - Centro d'Arte Contemporanea - Rivara, 2010

 

 

Ultima Modifica: 04 Novembre 2021

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