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Giostra della Quintana

Immagine della giostra della Quintana
Cavaliere in gara
 

Prende il nome dalla via che separava 5° e 6° manipolo nell'accampamento romano e che era destinata agli esercizi di addestramento. Vi veniva infatti conficcato un «palus» alto 6 piedi contro il quale si allenavano i legionari con spada e giavellotto (Vegezio, Epitoma rei militaris, IV sec. d.C).

La civiltà medioevale trasformò questo addestramento in esercizio di destrezza a cavallo, da farsi galoppando con la lancia contro un palus, rivestito dapprima da una botte (come è raffigurato nell'affresco di S. Maria di Mevale, presso Visso, datato 1492), poi trasformato nella sagoma di un nemico imbracciante uno scudo, inizialmente fisso e successivamente girevole intorno al palus (denominato «saracino» o «moro», nemico della fede per antonomasia).

Nel medioevo la Quintana chiudeva le feste patronali e si svolgeva in Piazza Arringo: «Et poi le predicte cose, quilli che a cavallo ha jocato al hasto overo armigiato, se vorrà, corra a la quintana, la quale lu dicto camorlingho la faccia fare como le altre sopradicte cose, la quale se ponga et ficcase in ne lu dicto arengho» (Statuti, St. Pop., Lib. II, Rubr. 6).

L'edizione moderna ha luogo dal 1955, e alla sua rinascita contribuirono, tra gli altri, personaggi come gli storici don Carlo Cardarelli, Carlo Baiocchi, don Giuseppe Fabiani, l'industriale Nazzareno Peci, lo scenografo Danili Ciampini, il professore di educazione artistica Alberto Costantini, l'avvocato Giulio Franchi, con la consulenza del Ten. Col. Aldighiero Batini, ascolano di origine, allora Maestro di Campo del Calcio in Costume Fiorentino (cfr. Carlo Paci, "Come e perché la città si rituffò nel medioevo", in Le Donne, i Cavallier, l'Arme, gli Amori, Quad. n. 7 Ente Quintana, 1994).
 
La Quintana, nei vari momenti in cui si articola, riesce a fondere cultura e spettacolo, rievocazione storica e attualità, città monumentale e città degli uomini. Il fortissimo senso di continuità e appartenenza che la connota è strettamente legato alla festa patronale di S. Emidio, evento calendariale centrale della vita cittadina, sotto il profilo religioso, civico, socio-economico e ludico.

Ultima Modifica: 04 Novembre 2021

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