Un
affascinante incontro fra due protagonisti assoluti del teatro italiano, Massimo Ranieri e Giancarlo Sepe, per la prima volta insieme mettono in scena uno dei
testi teatrali tra i più noti e rappresentati di sempre, Il Gabbiano di Anton Čechov in scena nei teatri marchigiani per le stagioni
curate da AMAT con i Comuni del territorio: l'8 marzo al Teatro Pergolesi di Jesi in collaborazione con la
Fondazione Pergolesi Spontini (ore 21), il 9
e 10 marzo al Teatro Lauro Rossi di Macerata (ore 21), il 12 e 13 marzo al Teatro Ventidio Basso di
Ascoli Piceno (ore 20.30) e dal 14
al 17 marzo al Rossini di Pesaro (da giovedì a sabato ore 21, domenica ore
17).
In occasione dello spettacolo a Jesi l'agenzia di
comunicazione KRYES di Ancona, specializzata nel settore agroalimentare e
beverage, in collaborazione con il Consorzio dei Vini Piceni offrirà al
pubblico nel foyer del teatro un calice di Passerina Spumante Brut. A Pesaro
sabato 16 marzo alle ore 18 alla Sala della Repubblica del Teatro Rossini la
compagnia incontrerà il pubblico.
La
storia di Treplev, scrittore incompreso, del suo amore per Nina, il suo
rapporto di odio/amore con la madre Irina, un'anziana e famosa attrice, e poi
tutti gli altri splendidi personaggi con le loro intense storie scritte
magistralmente dal giovane Čechov rivivono
in questo originale spettacolo che attraversa una pietra miliare del teatro
mondiale in un'inedita grande edizione.
"Alla
prima uscita de Il Gabbiano - scrive Giancarlo
Sepe nelle note di regia - l'insuccesso fu pieno. L'autore già reduce da un
altro tonfo alla prima di Ivanov (che
si tramutò in un successo in un'altra città), era incredulo, stentava a capire
cosa fosse successo. La sua precoce affermazione con i suoi racconti (amati da
Tolstoj) pubblicati in riviste letterarie e no gli aveva alienato le simpatie
della critica che lo tacciava di arroganza e iattanza: Anton faceva una vita
ritirata, non frequentava i salotti e faceva il medico, aiutando la povera
gente. Amava più di ogni altra cosa la sua solitudine, arrivò a dire: vorrei
incontrare una donna nella mia vita, bella come la luna, e come la luna che si
affacci di tanto in tanto, anzi sarebbe meglio che vivesse in un'altra città.
Cechov voleva capire il perché dell'insuccesso de Il Gabbiano e chiama l'unica persona affidabile, un critico
musicale di origine francese che non aveva di che essere geloso e
rivendicativo, un uomo dalla cultura imperante nella Russia del secolo, la
cultura francese, un uomo che conosceva l'eterna armonia dei sentimenti, anche
di quelli apparentemente contrastanti, Marcel, questo il suo nome, legge
davanti a Čechov il suo testo e alla fine si
sprigiona in un'esegesi, un'analisi spregiudicata del testo e la messinscena
parte come una emanazione spontanea dalle sue parole che diventano battute del
testo e frasi di canzoni meravigliose di cui lui solo ne possiede il segreto
interpretativo. Musica e Čechov un connubio che sa di favola
e di miracolo, la commedia arriva a toccare il suo cuore come quando l'aveva
scritta.
Accanto
a Massimo Ranieri in scena ci sono Caterina Vertova, Pino
Tufillaro, Federica Stefanelli, Martina Grilli, Francesco Jacopo Provenzano. Le
scene e i costumi dello spettacolo - prodotto da Diana Or.i.s. srl e Rama 2000
International - sono di Uberto Bertacca, il disegno luci di Maurizio Fabretti,
le musiche sono a cura di Davide Mastrogiovanni e Harmonia Team.
Informazioni: 071 2072439, http://www.amatmarche.net.
Ultima Modifica: 04 Novembre 2021