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Prosa - Pensaci, Giacomino


Leo Gullotta

9/10 febbraio 2019
Sabato ore 20.30 - Domenica ore 17.30
Teatro Ventidio Basso

Prosa
Pensaci, Giacomino

di Luigi Pirandello
lettura drammaturgica e regia Fabio Grossi
con Leo Gullotta
e con Liborio Natoli, Rita Abela, Federica Bern
Valentina Gristina, Gaia Lo Vecchio
Francesco Maccarinelli, Valerio Santi
Sergio Mascherpa
scene e costumi
 Angela Gallaro Goracci
musiche
 Germano Mazzocchetti 
luci
 Umile Vainieri
regista assistente Mimmo Verdesca 
produzione Compagnia Enfi Teatro e Teatro Stabile Catania

Pensaci Giacomino nasce in veste di novella del 1915 per poi avere la sua prima edizione teatrale, in lingua, nel 1917. Tutti i ragionamenti, i luoghi comuni, gli assiomi pirandelliani sono presenti in questa opera. Un testo di condanna, condanna di una società becera e ciarliera, dove il gioco della calunnia, del dissacro e del bigottismo e sempre pronto ad esibirsi. La storia racconta di una fanciulla che rimasta incinta del suo giovane fidanzato non sa come poter portare avanti questa gravidanza, il professore Toti pensa di poterla aiutare chiedendola in moglie e potendola poi così autorizzare a vivere della sua pensione il giorno che lui non ci sarà più. Naturalmente la società civile si rivolterà contro questa decisione anche a discapito della piccola creatura che nel frattempo è venuta al mondo. Finale pirandelliano pieno Di amara speranza, dove il giovane Giacomino prenderà coscienza del suo essere, del suo essere uomo, del suo essere padre e andrà via da quella casa che lo tiene prigioniero, per vivere la sua vita con il figlio e con la giovane madre. Da qui si desume quanto tutto questo possa svolgere il pensiero pirandelliano nei confronti di una società che allora era misogina opportunista e becera. Racconta di uno Stato patrigno nei confronti dei propri cittadini soprattutto nei confronti della casta degli insegnanti, sottopagati e bistrattati. Grande bella qualità del premio Nobel di Agrigento nel prevedere il futuro e come raccontava Giovan Battista Vico corsi e ricorsi storici, cioè nulla cambia nulla si trasforma: ancora oggi si veste dei soliti cenci, unti e bisunti. Una società quindi letta con la mostruosità di giganti opprimenti presenti determinanti dequalificanti.

 

COMUNICATO STAMPA 
Sabato 9 e domenica 10 febbraio Leo Gullotta porta in scena al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno «Pensaci, Giacomino» di Luigi Pirandello nella lettura drammaturgica e con la regia di Fabio Grossi. Gli appuntamenti rientrano nelle stagioni realizzate dal Comune in collaborazione con AMAT con il contributo di MiBAC e Regione Marche.

«Pensaci, Giacomino» nasce come novella del 1915 e ha la sua prima edizione teatrale, in lingua, nel 1917 e vi sono presenti tutti i ragionamenti e gli assiomi pirandelliani. Maddalena, figlia del bidello del liceo, è rimasta incinta del suo giovane fidanzato, il buon Giacomino Delisi. Il vecchio e agiato professor Agostino Toti pensa di poterli aiutare: chiede in moglie Maddalena sobbarcandosi anche la sistemazione di Giacomino, d'altra parte uno fra i suoi alunni più brillanti. Nulla spera Toti se non di vivere con un po' di tranquillità e non si cura dei commenti della società civile, borghese e benpensante, che si rivolterà contro la sua decisione, anche a discapito della creatura che nel frattempo è venuta al mondo. Nel finale pieno di amara speranza Giacomino prenderà coscienza del suo essere uomo e padre e andrà via da quella casa che, come una gabbia dorata, lo tiene prigioniero per vivere finalmente la sua vita con il figlio e con la giovane madre.

Lo spettacolo è prodotto da Teatro Stabile di Catania e Compagnia Enfi Teatro. In scena Liborio Natoli, Rita Abela, Federica Bern, Valentina Gristina, Gaia Lo Vecchio, Francesco Maccarinelli, Valerio Santi e Sergio Mascherpa. Scena e costumi sono di Angela Gallaro Goracci, le musiche di Germano Mazzocchetti, le luci di Umile Vainieri, regista assistente Mimmo Verdesca.

Biglietti e informazioni: Teatro Ventidio Basso Ascoli Piceno 0736/298770, AMAT 071/2072439 amatmarche.net, Call Center dello spettacolo delle Marche 071/2133600.  


 

Ultima Modifica: 04 Novembre 2021

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