I TEATRI DEL SACRO AD ASCOLI, DAL 19 AL 23 GIUGNO L'EDIZIONE DEL DECENNALE
La nuova edizione della rassegna
dedicata ai temi della spiritualità:
10 spettacoli a ingresso libero per una
straordinaria avventura dello spirito.
Gli incontri di VOCI FUORI SCENA e il
laboratorio di CASA DELLO SPETTATORE
Tra le compagnie: Scena Verticale,
Kronoteatro, Nutrimenti Terrestri, Fabrizio Pugliese, Alessandro Berti,
Controcanto Collettivo, Nastro di Möbius, Faber Teater.
Torna
I TEATRI DEL SACRO, il festival dedicato
ai temi della spiritualità invaderà gioiosamente Ascoli Piceno dal 19 al 23
giugno per l'edizione del decennale:
era infatti il 2009 quando il Festival debuttò sulla scena nazionale, e in
questi dieci anni il bilancio è assolutamente positivo: quasi 100 nuovi spettacoli prodotti, spaziando in tutti i linguaggi
della scena e nelle più diverse accezioni del sacro, oltre 1000 repliche in tutti i teatri italiani, dai palcoscenici
dei Teatri Nazionali alle Sale della Comunità, il ritorno prepotente del tema
del sacro (anche fuori dalle proposte del Festival) sulla scena italiana,
insomma, dieci anni in cui I Teatri del Sacro si sono imposti come uno degli
appuntamenti più interessanti e prestigiosi in Italia.
"Dopo il grande successo dell'edizione 2017,
sono lieto di annunciare il ritorno in città di uno dei festival più importanti
del panorama nazionale - ha dichiarato Marco
Fioravanti, neo eletto Sindaco di Ascoli - Con un palinsesto originale e profondamente rinnovato, in grado di
coniugare spiritualità e attenzione al sociale, I Teatri del Sacro portano ad
Ascoli undici imperdibili occasioni di crescita e arricchimento per tutta la
cittadinanza. Siamo fermamente convinti che il rilancio della città debba
necessariamente passare dalla cultura, uno dei cardini dell'ambizioso programma
dell'Amministrazione".
In
occasione del decennale il Festival torna con una formula rinnovata: "Le conferme e il successo ottenuti non hanno
cristallizzato I Teatri del Sacro nella scontata replicazione di un format
sempre uguale- spiega Fabrizio
Fiaschini, Direttore artistico del Festival - se vuole
davvero essere uno sguardo vivo e contemporaneo sulla questione del sacro,
aperto a credenti e non credenti, il Festival deve assumersi i rischi del
cambiamento, per cogliere gli sviluppi e i nuovi interrogativi che la
prospettiva religiosa pone al tempo presente". Ecco quindi che, accanto
alle prime nazionali prodotte dal Festival, andranno in scena alcuni tra gli
allestimenti più significativi di tema sacro degli ultimi anni: un programma di
10 spettacoli, tutti ad ingresso libero,
per una nuova e sorprendente avventura dello spirito. A caratterizzare il
programma sarà l'orizzonte tematico evocato dalle Opere di Misericordia, sintesi emblematica di un concetto di carità
che si fa azione, coniugando la dimensione verticale del rapporto con Dio con
quella orizzontale della solidarietà verso il prossimo. Insegnare agli ignoranti, accogliere gli stranieri, vestire gli ignudi,
perdonare le offese... sono alcuni dei precetti scelti dagli artisti in scena
ad Ascoli, dando al Festival una forte
connotazione sociale che ben
rappresenta le caratteristiche culturali ed artistiche del progetto.
Ed
è proprio a partire dalle istanze spirituali e sociali evidenziate dalle Opere
di Misericordia che ogni giorno alle 12 nello Spazio L'Impronta il
pubblico potrà confrontarsi con gli artisti grazie a VOCI FUORI SCENA a cui parteciperanno alcuni ospiti speciali come Don Giacomo Panizza, sacerdote anti
'ndrangheta, o Ignazio De Francesco,
monaco che insegna la Costituzione ai detenuti musulmani, il segno concreto e
deciso di una Chiesa che è protagonista della vita sociale del Paese e di cui
il Festival si fa portavoce sul lato culturale e teatrale.
Altra
caratteristica imprescindibile e costitutiva del Festival è l'attenzione al
pubblico, per un teatro che sia sempre in dialogo con gli spettatori, si
conferma quindi VISIONI E CONDIVISIONI
il laboratorio a cura de LA CASA DELLO
SPETTATORE, da sempre partner del Festival con un percorso di visione
condivisa attraverso i temi e gli spettacoli in scena.
GLI
SPETTACOLI
Dopo
un'articolata selezione, I Teatri del Sacro per il 2019 ha scelto di produrre quattro nuovi spettacoli che verranno
allestiti appositamente per il Festival e che debutteranno ad Ascoli
Piceno, ad essi si aggiungono due
"progetti speciali", anch'essi in prima nazionale, che si sono distinti per
l'urgenza e l'incisività dei temi proposti, infine, ad arricchire ulteriormente
il programma, anche altri quattro
allestimenti, sempre a tema sacro, tra i più interessanti tra quelli in scena
negli ultimi anni. Tutti gli spettacoli sono legati dal tema delle Opere di
Misericordia.
Ad
aprire il cartellone del Festival il 19 giugno alle ore 19.30 è STABAT MATER, una performance unica e
di grande impatto emotivo, ispirata al precetto "consolare gli afflitti". Lo
spettacolo è stato concepito da Antonella
Talamonti per i sei attori cantanti del Faber Teater come un'esperienza immersiva in cui gli spettatori, seduti
nei banchi della centralissima Chiesa di SS. Vincenzo e Anastasio,
vengono condotti a scoprire nuove relazioni con lo spazio seguendo il canto che
si muove intorno a loro, in un rito collettivo di purificazione spirituale.
Di
genere totalmente diverso è 82 PIETRE,
il primo spettacolo in scena, in prima nazionale, il 20 giugno alle ore
18.00 al Teatro Ventidio Basso, presentato dalla compagnia Nutrimenti Terrestri. Siamo in una
paesino della Sicilia, una ragazza nuda si aggira sotto la neve, non parla e
non ha niente con sé, se non un sacchetto pieno di pietre, 82 pietre. Quel corpo nudo, vulnerabile, funge da detonatore per
spogliarci del vestito che portiamo addosso e cucirne uno nuovo, per "vestire
gli ignudi" con un abito dello spirito che ci ripari dal gelo che soffia
dall'interno del nostro cuore.
A
seguire alle 20.30 a San Pietro in Castello, una delle proposte più
originali e coraggiose dell'edizione 2019 del Festival: SOLITUDO, performance della compagnia Le Sillabe che partendo dal testo "Ogni cosa alla sua stagione" di
Enzo Bianchi, fondatore della Comunità
monastica di Bose, si concentra sulla figura del Monaco come esempio di
vita spirituale e sulla sua capacità di "pregare Dio" ed essere in contatto
amorevole con il proprio cuore.
Dopo
un lavoro di ricerca durato anni, Fabrizio
Pugliese torna al Festival con un monologo di spiazzante e inaudita
potenza: ACQUASANTISSIMA (20
giugno, ore 22:00, Teatro Ventidio Basso), uno dei due progetti
speciali prodotti dal Festival. Lo spettacolo fa riferimento ad "ammonire i
peccatori", protagonista un boss della 'ndrangheta, organizzazione criminale che
da sempre utilizza i riferimenti religiosi come codice fra gli affiliati.
Un
cabaret razzista e politicamente scorretto sul pensiero becero e xenofobo: si
apre all'insegna della provocazione la giornata del 21 giugno con SPORCO NEGRO della compagnia Kronoteatro, in scena in prima
nazionale alle 19.30 al Teatro dei Filarmonici. Lo spettacolo prende
spunto da "accogliere gli stranieri" per giocare sugli stereotipi, svelando con
feroce sarcasmo la violenza e la paura del diverso che abita in ognuno di noi,
che in fondo non siamo altro che "sporchi bianchi".
Il
secondo spettacolo della giornata, in prima nazionale a San Pietro in
Castello alle 21, approfondisce il tema "perdonare le offese" in un momento
storico in cui il perdono sembra essere giunto ad un inglorioso epilogo a
favore della logica della vendetta. In SETTANTA
VOLTE SETTE di Controcanto
Collettivo il perdono è la possibilità che il dolore inflitto e il dolore
subito parlino una lingua comune, che l'empatia non sia solo un'iperbole
astratta e che l'essere umano dietro la colpa possa ancora riconoscere l'uomo.
Il
22 giugno alle ore 17 appuntamento con PICCOLI FUNERALI, allestito nei Giardini Vescovili. Lo
spettacolo di Maurizio Rippa è un
rito dolcissimo di poesia e musica che conduce lo spettatore in un viaggio
nella propria anima e nel ricordo di chi non c'è più, un momento di condivisione
catartico per "seppellire i morti" senza dimenticarli.
"Hanno
rubato la corona di spine dalla statua della Passione di Cristo!" da questo
urlo prende il via U FIGGHIU della
compagnia Nastro di Möbius che debutterà alle 20.30 al Teatro dei Filarmonici. A prendere
la corona è stato Saro, il figlio di Nino e Concetta, un ragazzo schizofrenico convinto
di essere egli stesso la reincarnazione di Gesù Cristo. Ai genitori non resta
che "sopportare le persone moleste" contestando l'ipocrisia e le meschinità dei
compaesani che non sanno riconoscere la purezza, quasi divina, che risiede
nella follia del ragazzo.
SIMEONE E SAMIR (San Pietro in Castello ore 22.00, replica 23
giugno ore 21.30) è il nuovo spettacolo di Alessandro Berti su testo di Ignazio
De Francesco che ben incarna il precetto "insegnare agli ignoranti". In
scena il dialogo tra due uomini, un cristiano e un musulmano, ai tempi
dell'incontro tra San Francesco e il Sultano, ottocento anni fa esatti,
episodio attualizzato con forza anche dall'altro Francesco, papa Bergoglio, che
pochi mesi fa ha spiazzato molti con l'incontro e il documento di Abu Dhabi, un
testo fondamentale per il futuro della convivenza tra islam e cristianesimo.
Ultimo
spettacolo in scena è IL VANGELO SECONDO
ANTONIO della compagnia Scena
Verticale che chiuderà il Festival il 23 giugno alle ore 19.30 al Teatro
dei Filarmonici. Dopo il grande successo di questi anni approda ad Ascoli
la commovente storia del parroco di una piccola comunità che si ammala di
Alzheimer. Il sacerdote, entrato nella nebbia, inizierà a perdere tutti i
riferimenti della sua vita ma allaccerà un rapporto nuovo e singolare con
Cristo.
Altri
appuntamenti in programma: il 19 giugno, ore 21.30 a San Pietro in
Castello NIENTE CHE RESTI NON AMATO
performance del Corso di formazione professionale per Operatori di Teatro per
il Sociale - OTS Lab realizzato da Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli
Piceno e Laboratorio Minimo Teatro in partenariato con Federgat e I Teatri del
Sacro. Il 23 giugno alle 17.00 in collaborazione con Acec al Cinema
Piceno l'anteprima del documentario I
NOSTRI di Marco Santarelli su un
gruppo di studenti universitari coinvolti in un progetto di ricerca sul mondo
sommerso delle comunità religiose che popolano Bologna. Il 22 giugno
presso la libreria Rinascita di Ascoli alle 19 verrà inoltre
presentato NEL NOME il nuovo libro
di Alessandro Zaccuri che punta il
suo compasso sulle Marie dei Vangeli e da lì si muove per scrivere la sua
preghiera del nome
VOCI FUORI SCENA
Ad
arricchire ulteriormente in programma del Festival l'iniziativa VOCI FUORI SCENA: quattro appuntamenti
di approfondimento, dal 20 al 23 giugno alle ore 12 nello spazio L'Impronta,
in cui gli artisti e alcuni testimoni della società civile discuteranno con il
pubblico i temi trattati negli spettacoli. Il 20 giugno il primo degli
incontri sarà dedicato all'Opera di Misericordia "Consolare gli afflitti" con la compagnia Faber Teatro e Antonella
Talamonti per lo spettacolo STABAT MATER, Monica Morini di OTS Lab e come ospite d'onore il Vescovo di Ascoli
Monsignor Giovanni D'Ercole. l 21
giugno il titolo dell'incontro è "Non
avrai altro Dio" in riferimento alla vicenda narrata in 82 PIETRE ma anche
e soprattutto al boss protagonista di ACQUASANTISSIMA e alla sua sconcertante
concezione di Dio, oltre alla compagnia Nutrimenti
Terrestri e a Fabrizio Pugliese
ospiti d'eccezione per questo incontro saranno Don Giacomo Panizza, sacerdote sotto scorta per essersi opposto
alle 'ndrine in Calabria e Manuela Iatì,
giornalista d'inchiesta che da sempre segue questi temi. Il 22 giugno
VOCI FUORI SCENA parlerà di due temi apparentemente distanti e invece
profondamente legati: "Il perdono e
l'accoglienza" in compagnia di Kronoteatro
reduce da SPORCO NEGRO e Controcanto
Collettivo, giovanissima formazione romana, che firma SETTANTA VOLTE SETTE.
L'ultimo incontro, quello di domenica 23, dal titolo "Ama il prossimo tuo" è interamente
dedicato al dialogo interreligioso in relazione a SIMEONE E SAMIR, a parlarne
con il pubblico Alessandro Berti,
Ignazio De Francesco, monaco dossettiano attivo nelle carceri e in
particolar modo con i detenuti mussulmani a cui propone come testo sacro la
Costituzione, Don Giuliano Savina,
noto per il suo impegno caritatevole a Milano attualmente Direttore
dell'Ufficio Nazionale per l'Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Cei, Marco Santarelli, regista del
documentario "I nostri" e Alessandro
Zaccuri, scrittore e giornalista.
CASA DELLO SPETTATORE
La
Casa dello Spettatore è
innanzitutto, semplicemente, una casa: un luogo accogliente dove, per tutta la
durata del festival, il pubblico può trovarsi e, in qualche modo, ritrovarsi
nella sua identità di spettatore, ossia di protagonista ineludibile (troppo
spesso ignorato) dello spettacolo. Da sempre il Festival de I Teatri del Sacro
ha dedicato spazi e percorsi specifici al pubblico e al suo ruolo fondamentale
di co-autore e interprete degli spettacoli in cartellone. Nelle precedenti
edizioni questa attenzione aveva preso le forme di un laboratorio intensivo
sulle relazioni fra il sacro e la scena, per questa VI edizione si è scelto di
proporre il laboratorio VISIONI E
CONDIVISIONI dedicato al rapporto tra i temi e i linguaggi degli spettacoli
e le Opere di Misericordia. Il laboratorio, aperto a tutti e gratuito, prevede
un seminario introduttivo e un ciclo di incontri preliminari e successivi alla
visione degli spettacoli, curati da Giorgio
Testa e Giuseppe Antelmo. Gli
incontri si terranno tutti i giorni dal 20 al 23 giugno nel pomeriggio
negli spazi de L'Impronta; il laboratorio VISIONI E CONDIVISIONI è gratuito,
per iscriversi basta solo inviare una mail a teatridelsacro@gmail.com entro e
non oltre il 14 giugno 2019.
I
TEATRI DEL SACRO è un'iniziativa di Federgat
in collaborazione con ACEC, Fondazione Comunicazione e Cultura, Ufficio nazionale per le Comunicazioni
Sociali della CEI, con il
sostegno del Mibac. Media partner
del Festival è PAC - Paneacquaculture,
l'iniziativa è realizzata in collaborazione con il Comune e la Diocesi di Ascoli Piceno, Casa dello Spettatore, Minimo
Teatro, AMAT, Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, Confcommercio
della provincia di Ascoli Piceno, La Casa di Asterione, Libreria Rinascita di Ascoli Piceno.
Ultima Modifica: 04 Novembre 2021