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Il naturalista e senatore Antonio Orsini a cura di Maria Luce Sestili


Antonio Orsini (1788-1870)
Antonio Orsini (1788-1870)

«Ripensare alla città e al suo territorio come un Museo Aperto e renderlo un luogo di incontro ricco e dinamico anche con i possibili percorsi turistici storico-scientifici sulle tracce, ancora presenti, di Orsini».

«Antonio Orsini figlio di Emidio Orsini ed Agata Prosperi nacque in Ascoli nello Stato della Chiesa il dì 9 di febbraio del 1788. Fu dalla sua infanzia fatto istruire in casa da un sacerdote amico dei genitori mandandolo in seguito a studiare nel Ginnasio ascolano, ove compì il corpo delle umane lettere; come poi venuto a morte il di lui genitore nel mezzo del corso dei suoi studi, chiamandolo a sé il di lui zio Domenico, fratello del defunto padre, il quale esercitava la professione di farmacista. Intrattenevasi egli dopo la scuola nella farmacia dello zio, attento ed invaghito di quella professione molto più nel veder spesso venire dei rizotomi a portar piante di ogni specie raccolte per i vicini monti, quello con grande ansietà facevasi raccontare il luogo ove ne facevano ed il loro nome, e tante altre cose che alla fine acceso di caldo desiderio di vederle nel luogo natale, facevasi accompagnare da quei rizotomi su per i monti alla tenera età di anni 12; presevi le piante officinali riportavale a casa ed essendovi nella farmacia dello zio un antico erbario su quella foggia incominciò a disseccare le piante ed incollarle sopra la carta. [...] Istruito dallo zio nella pratica delle preparazioni farmaceutiche ottenne nel dì del 15 di maggio del 1806, dal Collegio Medico-Chirurgico di Roma la matricola piena in Farmacia.  [...] Sposossi alla giovane Maria Atti di Bologna il dì 16 di novembre del 1809. [...] conoscendo che i studi fatti in casa non erano sufficienti, per approfondire la scienza che professava fermossi in Bologna a fare un corso completo di Fisica, Chimica, Farmacia, Botanica, Mineralogia e Zoologia in quella Università. [...] Tornato in patria colla sua sposa si pose a istruirla sulla farmacia per aver agio esso di poter girare continuamente per le ricerche delle cose naturali in quella bella parte d'Italia. [...] fu nell'anno 1817 che la Donna ottenne dal Collegio medico di Roma la competente matricola per il libero esercizio della sua professione. Fu allora che l'Orsini affidando la farmacia alla di lui consorte, si mise di senno a correr l'Italia meridionale per ogni sua più astrusa e recondita parte, facendovi raccolta di ogni genere di prodotti naturali». (scritto autografo di Orsini -trascritto tratto dal libro di Maria Luce Sestili), conservato nella Biblioteca Comunale "Giulio Gabrielli"

Orsini ha individuato nuove specie in vari ambiti naturalistici che altri scienziati, in suo onore, riconoscendo il valore del suo lavoro, hanno chiamato dell'Orsini.  Alcuni esempi:

ambito botanico

Malcomia orsiniana  Tenore, 1835
https://www.actaplantarum.org/flora/flora_info.php?id=4939

ed altre Carex Orsiniana, Dipsacus  Orsinii, Fritillaria orsiniana, Hesperis orsiniana, Malcolmia orsiniana, Malva orsiniana, Silene orsiniana, Veronica orsiniana, Wilckia orsiniana.

Nelle acque termali di Acquasanta scoprì l'alga Coccochloris orsiniana.

In ambito zoologico è noto alla maggior parte della popolazione per la vipera dell'Orsini (Vipera ursinii Bonaparte 1835) un endemismo dell'Italia centrale, da lui raccolta per la prima volta sul Monte Vettore, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Sono stati realizzati anche degli Itinerari naturalistici orsiniani a Castelluccio di Norcia.

Gli sono stati dedicati anche Miniopterus Orsinii (pipistrello), il pesce: Ozodura Orsinii Ranzani 1839, l'elice Helix Orsinii, il coleottero Carbus Orsinii, Forficula Orsinii.

Orsini è un personaggio complesso e dalle molteplici sfaccettature, socio di numerose società e accademie (41) a cui si deve gran parte dello sviluppo scientifico e tecnologico a partire dall'inizio del secolo XIX, già sessantenne, non esita a partire come soldato semplice nella prima guerra d'Indipendenza del 1848.

Ciò che resta del suo «ricco gabinetto» è visitabile nel Museo a lui dedicato. Musei della cartiera papale

Il nome dello scienziato ascolano è stato legato inizialmente alla Regia Scuola Pratica di Agricoltura (1882), prima scuola a lui intitolata, naturale evoluzione della cattedra ambulante di agricoltura picena, successivamente, nel 1940, è passato al Liceo Scientifico della città; segno tangibile del riconoscimento dei suoi concittadini alla sua appartenenza al mondo della ricerca e della cultura.

I "percorsi orsiniani" si propongono come itinerari storico-naturalistici-artistici di riscoperta e valorizzazione della città di Ascoli Piceno.

 

 

Gli scritti virgolettati, così come i percorsi orsiniani sono tratti dal libro di Maria Luce Sestili "Antonio Orsini 1788-1870 passato e presente in continua evoluzione" Lìbrati, 2018.


Ultima Modifica: 04 Novembre 2021

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