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Ascoli Scena d'Autunno 2020


Ascoli Piceno Scena d'Autunno 2020

Dal 19 settembre al 23 ottobre
Al Teatro Ventidio Basso e ai Filarmonici spettacoli di teatro, musica e danza.

Ascoli Scena d'Autunno 2020 è la nuova rassegna promossa da Comune di Ascoli Piceno e AMAT, con il contributo della Regione Marche e MiBACT e il sostegno di Bim Tronto al Teatro Ventidio Basso e al Teatro dei Filarmonici. Da sabato 19 settembre al 23 ottobre i teatri cittadini tornano ad animarsi con stimolanti proposte di teatro, musica e danza nel rispetto di tutte le procedure di legge per il contenimento della diffusione del Covid previste dalla normativa vigente.

L'inaugurazione il 19 settembre è al Teatro Ventidio Basso con Mi sa che fuori è Primavera di Giorgio Barberio Corsetti - direttore del Teatro di Roma - e Gaia Saitta tratto dall'omonimo libro di Concita De Gregorio, giornalista e scrittrice. La pièce porta in scena la storia di Irina Luci, tristemente nota. Irina è una donna alla quale un giorno vengono sottratte al marito le due figlie gemelle di sei anni. L'uomo si uccide e le bambine non saranno mai più ritrovate. Concita De Gregorio trova le parole per raccontarne la storia, nasce da qui la versione teatrale di questa vicenda così difficile da raccontare: un episodio tragico nel senso più classicamente teatrale del termine, in cui l'eroina subisce la perdita dei figli e deve sopravvivere alla sua stessa vita senza cedere alla tentazione di sparire lei stessa. Il Teatro dei Filarmonici si conferma luogo privilegiato per la creazione artistica ospitando la residenza di allestimento di Gli adulti sono ragazzi morti. Primo studio liberamente tratto da Pinocchio di Teatro Valdoca, testo originale di Mariangela Gualtieri, con Chiara Bersani, Silvia Calderoni, Mariangela Gualtieri, Matteo Ramponi, regia di Cesare Ronconi. Il progetto è promosso nell'ambito di Marche casa del teatro. Residenze d'artista progetto promosso dall'AMAT con il Comune di Ascoli Piceno, con il sostegno di Marche inVitaLo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma promosso da MiBACT e Regione Marche e coordinato da Consorzio Marche Spettacolo. Spazi di creazione artistica che operano in uno stretto legame con la comunità di riferimento, questo in sintesi il progetto Marche casa del teatro. Residenze d'artista che prevede anche un momento di condivisione con il pubblico in forma di cantiere aperto - domenica 4 ottobre al Teatro dei Filarmonici - per mostrare lo spettacolo non nella sua forma definitiva ma nella fase affascinante della sua genesi. "Non è tanto la storia di Pinocchio narrata da Collodi ad interessarci in questa nostra nuova impresa - sottolinea Mariangela Gualtieri -, quanto la sua figura, questo vivo pezzo di legno così pieno di entusiasmo e di credulità, di senso dell'amicizia e di disobbedienza, sempre in fuga, in fughe ebbre o angosciate". L'amata attrice Lucia Mascino porta in scena il 10 ottobre al Teatro Ventidio Basso Smarrimento nuovo testo della pluripremiata Lucia Calamaro, considerata tra le migliori scrittrici italiane per il teatro, che la dirige in una prova attoriale di grande impatto nello spettacolo prodotto da Marche Teatro. "Smarrimento - afferma Lucia Calamaro - è un dichiarato elogio degli inizi e del cominciare. Di quel momento in cui la persona, la cosa, il fatto, appare o sbuca, ci incrocia insomma, creando presenza dove prima c'era assenza". Cresce e si consolida la proposta di APP - Ascoli Piceno Present, il festival multidisciplinare delle arti sceniche contemporanee che torna ad Ascoli Piceno per la quinta edizione il 16, 17 e 18 ottobre, un giorno in più (la domenica) rispetto alle scorse edizioni. Una full immersion per diciassette appuntamenti nel teatro, musica, danza dell'oggi, importante punto di arrivo di una programmazione che da sei anni offre uno sguardo sui nuovi linguaggi della scena. Una occasione privilegiata per quanti amano confrontarsi con le espressioni più significative del presente che dal pomeriggio a notte fonda va ad abitare i magnifici spazi della città per una festa delle arti sceniche contemporanee (il programma completo sarà presentato a breve). Giorgio Pasotti e Mariangela D'Abbraccio con Hamlet, riadattamento della grandiosa opera di William Shakespeare per la regia di Alessandro Angelini, concludono la stagione il 23 ottobre al Teatro Ventidio Basso. In tutto il panorama di personaggi shakespeariani non esiste un eroe più moderno di Amleto. Questo perché già diversi secoli prima della nascita della psicanalisi, Amleto s'impone come un personaggio dalla psiche profonda e complessa.

Informazioni: biglietteria del teatro 0736 298770, AMAT 071 2072439, on line su http://www.vivaticket.com
Inizio spettacoli ore 21, domenica ore 18.

 

 

Comunicato stampa - Sabato 19 settembre si apre il sipario su Ascoli Scena d'Autunno al Teatro Ventidio Basso "Mi sa che fuori è primavera" di Giorgio Barberio Corsetti


Si apre il sipario sabato 19 settembre su Ascoli Scena d'Autunno 2020, nuova rassegna al Teatro Ventidio Basso e al Teatro dei Filarmonici promossa da Comune di Ascoli Piceno e AMAT, con il contributo della Regione Marche e MiBACT e il sostegno di Bim Tronto. L'inaugurazione è al Teatro Ventidio Basso con Mi sa che fuori è Primavera di Giorgio Barberio Corsetti - direttore del Teatro di Roma - e Gaia Saitta tratto dall'omonimo libro di Concita De Gregorio, giornalista e scrittrice. La pièce porta in scena la storia di Irina Luci, tristemente nota alla cronaca. Irina è una donna alla quale un giorno vengono sottratte al marito le due figlie gemelle di sei anni. L'uomo si uccide e le bambine non saranno mai più ritrovate. Concita De Gregorio è una donna che trova le parole per raccontarne la storia, nel suo denso e delicato Mi sa che fuori è primavera. Nasce da qui la versione teatrale di questa vicenda così difficile da raccontare: un episodio tragico nel senso più classicamente teatrale del termine, in cui l'eroina subisce la perdita dei figli e deve sopravvivere alla sua stessa vita di dopo senza cedere alla tentazione di sparire lei stessa.

"Un'attrice, Gaia. Una storia vera si trasforma in una terribile materia poetica. Racconta la prossimità del male - scrive Giorgio Barberio Corsetti nelle note di regia - e la possibilità che prenda forma e vita inaspettato e atroce da una piccola crisi come tante altre. Una separazione, la fine di una relazione, un semplice atto di libertà e salute. Questa storia è una tragedia moderna. Gaia la racconta e la vive. Gli altri interpreti sono il pubblico presente in sala. Tra loro, senza neanche esserne coscienti, potrebbero nascondersi i personaggi evocati in palcoscenico. Per questo il pubblico sarà interpellato, compirà elle azioni, sarà parte viva dello spettacolo. Quando Irina conosce Matias le sembra un uomo normale, interessante, metodico, gradevole, piacente. Come è possibile sbagliarsi così? Può capitare a chiunque? Cosa nasconde l'altro, la persona con cui si decide di vivere la vita? Quali abissi nell'essere umano che neanche lui stesso conosce? La scomparsa delle due figlie. Il suicidio del marito. Gli indizi, le questioni senza risposta, i corpi delle bambine mai ritrovate, il dubbio. Medea al contrario. In questa tragedia è Giasone che fa scomparire le figlie, ma con una perfidia vendicatrice calcolata non fa ritrovare i corpi, nega alla madre il riconoscimento dei cadaveri, e quindi la ritualità e la catarsi del lutto. La costringe a una attesa senza fine. È l'inferno a cui l'uomo abbandonato condanna di proposito la donna che fugge al suo maniacale controllo. La figura i Matias diventa sinistra e devitalizzata, un fosco automa asessuato che si fa fracassare a un'altra macchina, una locomotiva in corsa... La possibilità di una nuova vita per Irina diventa la conquista eroica i un nuovo territorio, intatto come la Patagonia, nei cui mari alla profondità egli abissi spuntano gli immensi corpi elle balene. Una Italiana in Svizzera. Un ambiente ostile pieno i pregiudizi, malevolo e sordo alle richieste d'aiuto. Dal gelo regolato e dalla incapacità di empatia della Svizzera, Irina trova una nuova vita nel calore della Spagna, un uomo con grandi mani, uno studio per i cartoni animati".

Ascoli Scena d'Autunno prosegue al Teatro dei Filarmonici che si conferma luogo privilegiato per la creazione artistica ospitando la residenza di allestimento di Gli adulti sono ragazzi morti. Primo studio liberamente tratto da Pinocchio di Teatro Valdoca, testo originale di Mariangela Gualtieri, con Chiara Bersani, Silvia Calderoni, Mariangela Gualtieri, Matteo Ramponi, regia di Cesare Ronconi. Il progetto è promosso nell'ambito di Marche casa del teatro. Residenze d'artista , progetto promosso dall'AMAT con il Comune di Ascoli Piceno, con il sostegno di Marche inVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma promosso da MiBACT e Regione Marche e coordinato da Consorzio Marche Spettacolo. Spazi di creazione artistica che operano in uno stretto legame con la comunità di riferimento, questo in sintesi il progetto Marche casa del teatro. Residenze d'artista che prevede anche un momento di condivisione con il pubblico in forma di cantiere aperto - domenica 4 ottobre al Teatro dei Filarmonici - per mostrare lo spettacolo non nella sua forma definitiva ma nella fase affascinante della sua genesi.

Informazioni: biglietteria del teatro 0736 298770, AMAT 071 2072439, on line su www.vivaticket.com. Inizio spettacoli ore 21, domenica ore 18.


 

Calendario


Sabato 19 settembre
Teatro Ventidio Basso ore 21.00  
Mi sa che fuori è primavera

Domenica 4 ottobre
Teatro dei filarmonici ore 18.00  
Gli adulti sono ragazzi morti

Sabato 10 ottobre
Teatro ventidio basso ore 21.00  
Smarrimento

Venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 ottobre
Luoghi vari
APP Ascoli Piceno Present

Venerdì 23 ottobre
Teatro Ventidio Basso ore 21.00
Hamlet


Ultima Modifica: 04 Novembre 2021

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