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APP - Il mio stile tour


Ascoli Piceno Present

Sabato 16 aprile ore 23.00
Auditorium Montevecchi



Opening act L'orchestrina
Mauro Ermanno Giovanardi_Trio
Il mio stile tour

 

Mauro Ermanno Giovanardi
Il mio stile tour
in concerto con
Paolo Milanesi tromba
Gianluca De Rubertis piano/tastiere
produzioni Fuorivia di Paola Farinelli & c.


"Come tutti al mondo un giorno dovrò dire addio ma se c'è un segno che posso lasciare voglio che almeno sia il mio".

A quattro anni dall'ultimo CD di inediti che lo portò sul palco dell'Ariston con Io Confesso, e a due dal fortunato lavoro con i Sinfonico Honolulu che gli è valso la Targa Tenco 2013 come miglior interprete, Mauro Ermanno Giovanardi (Joe), ritorna finalmente con un suo album tutto nuovo, prodotto da Produzioni Fuorivia, distribuito da EGEA e con la produzione artistica di Leziero Rescigno e Roberto Vernetti con il contributo irrinunciabile dello stesso Giovanardi: Il mio stile.

Così si racconta:
"Ognuno di noi è la somma delle proprie esperienze, che quotidianamente si stratificano come a formare una Millefoglie, che cambia forma e sapore con l'andare del tempo, delle prove vinte e perse, del proprio vissuto. Per un artista fare il punto della situazione, vuol dire far assaporare questo dolce nei diversi momenti di lievitazione; Oggi avrà un gusto diverso da quello di ieri, che sarà necessariamente diverso da quello di domani. Mi sono chiesto allora cosa sono oggi e come mi vedo. Qual è il mio stile. E se dovessi definirlo di getto direi che ha un passato che affonda le sue radici nel post punk e nella new wave, con la fascinazione da sempre per i grandi crooner, condito da uno spirito e un'attitudine R'n'R, con la passione per le colonne sonore, e dove la parola regna su tutto. Con la consapevolezza che questo viaggio personale deve essere percorso sempre coi piedi ben piantati nel III Millennio, fare i conti con il quotidiano e soprattutto fuggire dalla retorica e dal manierismo".

IL MIO STILE mutua il suo nome dall'unica cover presente nel nuovo disco, Il tuo stile di Léo Ferré, brano potente, dove ogni parola è un macigno e col quale cimentarsi è un'impresa. "Dopo anni di elaborazione ho trovato la mia chiave di lettura. Malsana, ruvida, ispirata. Maledettamente punk. Ed è una scelta precisa che sposta necessariamente le coordinate". 
Disincantato, sexy, soul, sincero, e sempre con tanto immaginario cinematografico: così si potrebbe sintetizzare lo spirito di questa nuova raccolta di testi e musica, pensata come un film a episodi coi colori della Nouvelle Vague e del cinema di Quentin Tarantino. 
Il disco si apre con un trittico dalle sfumature Black e segna il passo a ricette mai sperimentate. Soul Kitchen. L'esempio più eclatante è il gospel di Se c'è un Dio, dagli inediti toni letterali, mai così espliciti ed ironici fino ad ora. Tre Volte invece è una ballata dalle atmosfere calde e delicate, che rimandano direttamente a un club newyorkese@quartiere Harlem. Tarantino, Morricone e l'immaginario da Grande Frontiera aleggiano in Aspetta un attimo, che con il sorriso del sarcasmo, si scrolla di dosso finzioni e superficialità di un rapporto, come la polvere dalla sella, con un secco colpo di mano. In Quando suono (primo singolo in rotazione radiofonica che anticipa l'album) il mood si sposta in direzione oltralpe, prende una boccata d'aria e indossa le Repetto di Monsieur Gainsbourg. La musica è salvifica, nonostante tutto.  I toni poi mutano in Nel centro di Milano, il clima è quello del bianco e nero del neorealismo, e l'ispirazione il Luchino Visconti in salsa meneghina. Evocativa e novembrina al punto giusto. Nuda ed intima, essenziale anche nell'arrangiamento. Malinconia che rinnova il cuore. Uno dei momenti più intensi dell'intero lavoro. Infine, altro passaggio insolito, è Come esistere anch'io, brano scritto e cantato in prima persona femminile. Se in Se c'e' un Dio la preghiera si fa profana, qui sicuramente è sacra: un'invocazione, una ricerca di identità e del proprio posto nel mondo, che inizia con una citazione che arriva dritta dritta da Sant'Agostino: "Rendimi casta mio Dio, ma ti prego non subito".
Completano il disco i brani Sono come mi vedi, Su una lama, Più notte di così e Anche senza parlare, quest'ultima scritta per Giovanardi dalla mano di Gianmaria Testa.Tutte canzoni, queste, che, naturalmente insieme ai vecchi successi, andranno a comporre il nuovo concerto, per il quale Mauro Ermanno Giovanardi sarà accompagnato da alcuni dei suoi più fidati musicisti, gli stessi che hanno anche lavorato alle registrazioni.

Si sono qui con poco in tasca ma va bene così vivo dei sogni che vedo e imparo l'arte di chi non urla forte, questo sono io. Mauro Ermanno Giovanardi

 

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b.mancia@amat.marche.it

 

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BIGLIETTI
Chiesa di San Pietro in Castello
Ridotto del Teatro Ventidio Basso
Auditorium del Polo Culturale di Sant'Agostino
posto unico non numerato euro 5
Teatro Ventidio Basso
posto unico numerato euro 8
Auditorium Montevecchi
posto unico non numerato euro 8


ABBONAMENTI
singola giornata
15 euro
intero festival
20 euro


INFORMAZIONI
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Ultima Modifica: 04 Novembre 2021

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