Rassegna
dal 28 agosto al 18 settembre. Anteprima con Shakespeare nei Giardini vescovili
Ascolipicenofestival compie venti anni
Cartellone con 13 concerti e 60 artisti
Prosseda multitasking, Teardo fa suonare
Man Ray
Una Petite Messe Solennelle di Rossini da
grande teatro
Rete con Amat, Coro "Ventidio Basso",
Cotton Lab e Il Portico di Padre Brown
Tredici
concerti in 3 settimane. Due riservati agli studenti. Tre, alla domenica, al
termine di escursioni guidate con i "Percorsi
Piceni" che portano alla scoperta di castelli, abbazie, calanchi, antica
fabbrica del sale e tesori del Romanico. Una esclusiva cena-concerto nel Caffè
Meletti, con musiche all'insegna del genio della famiglia Mozart.
Sessanta
artisti coinvolti.
Sono i numeri dell'edizione 2016 del Festival
internazionale di musica di Ascoli Piceno che si snoda dal 28 agosto al 18
settembre soprattutto negli auditorium Montevecchi e Neroni. Ma il numero più
significativo è 20. Si festeggia infatti il ventesimo anno dalla fondazione di
questa rassegna, tra le più longeve in Italia, per opera del violoncellista
Michael Flaksman. Venti anni di musica, di eventi, di passione, di bellezza.
Promuovendo la città di Ascoli Piceno e il turismo culturale con positive
ricadute nell'economia cittadina. Nel capoluogo piceno si sono esibiti pezzi da
novanta della musica internazionale e giovani che qui hanno mosso i primi passi
e che poi sono diventati famosi. In 20 anni almeno 500 artisti.
Per
l'edizione 2016 di Apf il titolo
naturalmente non poteva non essere e-20 nel doppio significato di eventi e di venti
anni di età con grafica rinnovata e
moderna. L'associazione culturale ascolipicenofestival,
presieduta dalla prof.ssa Emanuela Antolini che è anche direttrice artistica, in
collaborazione stretta con il Comune di Ascoli Piceno e, per la prima volta,
con l'Amat, ha predisposto un cartellone ricco di stimolanti appuntamenti e
capace di incontrare tutti i gusti.< Ci sono - commenta Antolini - musicisti
che hanno fatto la storia del Festival a cominciare dal fondatore Michael
Flaksman, dal figlio Jonathan (uno dei giovani che Ascoli ha visto crescere
tanto che oggi fa parte di un'importante orchestra negli Usa) e dal violista
Vladimir Mendelssohn. E c'è una nuova schiera di musicisti, anch'essa di grande
prestigio, che si esibisce per la prima volta ad Ascoli e che sicuramente troverà
l'entusiasmo del pubblico. Così il Festival si arricchisce, allarga i suoi
orizzonti e la sua offerta>.
La
parola d'ordine è sempre, e ancora di più, musica di alta qualità in un mix di
classica con incursioni nell'elettronica e nel jazz tenendo conto delle
preferenze dei giovani secondo la linea adottata già l'anno scorso. ascolipicenofestival, inoltre, sviluppa in
maniera significativa la sua politica culturale che ritiene imprescindibile la
sinergia e il fare rete con altre realtà musicali e culturali. L'anteprima del 28 agosto, nei Giardini
vescovili, omaggio a William Shakespeare nel 400 anni dalla sua morte, è in
collaborazione con l'associazione Il
Portico di Padre Brown "Amor, stella-Guida di ogni sperduta barca", musiche
e voce recitante dell'attore Vincenzo Bocciarelli. Il concerto di apertura, il
2 settembre, nell'auditorium Montevecchi, è in collaborazione con il Coro
Ventidio Basso. Si tratta di una produzione importante: la Petite Messe
Solennelle di Gioacchino Rossini con un cast da far invidia ai grandi teatri: i
cantanti sono Iano Tamar, Anna Maria Chiuri, Cesare Catani e Mirco Palazzi,
i pianisti Claudio Trovajoli, Andrea
Rucli e Anna Barbero (armonium). Il
giorno dopo, il 3 settembre, sempre nell'auditorium Montevecchi, in
collaborazione con Amat, c'è il concerto con il formidabile violoncellista Teho
Teardo, amatissimo da giovani, che presenta un progetto di intersezione cinema-musica,
con la sonorizzazione dei corti del dadaista Man Ray. Il 16 settembre, quarta
collaborazione, ancora nell'auditourium Montevecchi, con il Cotton Lab Ensemble di Emiliano D'Auria
in uno spettacolo tra jazz e classica, affiancato dal Quartetto d'archi del
Festival.
Tra i
più attesi protagonisti della rassegna, che quest'anno ha il patrocinio anche
di Rai Radio 3 a
testimonianza della credibilità conquistata, c'è sicuramente il pianista
Roberto Prosseda, il <multitasking pianist>. Oltre che raffinato
esecutore, in particolare per le opere pianistiche di Felix Mendelssohn (ha
inciso l'integrale per la Decca), è oggi considerato anche uno straordinario
divulgatore. E' lui quello che ha lanciato la sfida con il robot pianista Teo
Tronico mettendo a confronto la lettura asettica e letterale di un robot al
piano con quella dell'interpretazione umana. Prosseda, di casa nei teatri più
importanti del mondo (nel suo tour estivo, prima di Ascoli, è alla Fenice di
Venezia e a Cortina), è anche cofondatore e direttore artistico
dell'associazione "Donatori di musica"
che propone spettacoli negli ospedali
tra i malati oncologici.
Ultima Modifica: 04 Novembre 2021