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Prestiti opere d'arte: Ascoli prossimamente protagonista in Argentina


Il recente dibattito sui prestiti di opere d'arte che potrebbero essere esposti in occasione di Expò 2015, ha riacceso una mai sopita  polemica sulla veicolazione del patrimonio culturale. Ed ecco le serrate trattative tra la Regione Calabria e l'Esposizione Universale, per i Bronzi di Riace a Milano,  tra Cremona e la Regione Lombardia, che vuole in prestito il dipinto "L'Ortolano" dell'Arcimboldo, richiesto sempre per l'Expò.E ancora la proposta di Vittorio Sgarbi perché la Venere di Botticelli dagli Uffizi venga esposta a Torino. "Il patrimonio culturale - commenta il sindaco Guido Castelli - rappresenta una straordinaria risorsa e non certo un limite per una collettività perché in grado dì fornire un contributo importante all'attivazione dei processi dì sviluppo e di crescita dell'economia locale e dell'occupazione dei propri cittadini.Per questo sono assolutamente favorevole al prestito di opere d'arte quali straordinari veicoli di promozione della nostra realtà cittadina".Del resto la stessa Direzione generale del Ministero per i Beni e le attività culturali, ha sempre incentivato la divulgazione della cultura, promuovendo sia in Italia che all'Estero mostre scambio ed esposizioni d'arte antica o contemporanea, con iniziative proprie o appoggiando le altrui, mediante un oculato prestito di opere che rispondessero a reali esigenze culturali.Anche la nostra città è impegnata in un vivace scambio culturale che la vedrà protagonista prossimamente in Argentina."l prestito del quale si sta parlando - dice il prof. Stefano Papetti, direttore dei  Musei civici - è relativo a 7 dipinti tra cui il S. Francesco di Tiziano che saranno trasferiti a Buenos Aires in Argentina fino al mese di novembre e sono parte di una mostra intitolata "Meraviglie delle Marche" che abbiamo curato  insieme al direttore dei  Musei Vaticani, Antonio Paolucci, che comprende 50 opere tra le varie opere dei musei marchigiani ed è una mostra che è stata sollecitata dalla comunità marchigiana in Argentina che ha concorso anche economicamente alla realizzazione insieme alla Regione Marche.E' la seconda iniziativa del genere fatta in Argentina. La prima 2 anni fa ha avuto un grande successo: ben 480mila visitatori. Per noi - prosegue il prof. Papetti - è l'occasione per far conoscere all'estero le ricchezze di  Ascoli e ci offre anche  l'opportunità di fare interventi di restauro a carico dell'organizzazione della mostra. Con questi prestiti "ragionati" negli ultimi anni abbiamo restaurato una trentina di quadri tra Pinacoteca e Galleria d'Arte Contemporanea".Mostre ed esposizioni, dunque, oltre a far conoscere e apprezzare il nostro patrimonio d'arte, sono l'occasione per una rilettura dell'opera sotto il profilo storico - artistico ma anche per far conoscere il luogo di provenienza dell'opera  d'arte in esposizione."Il patrimonio culturale - dice il primo cittadino ascolano - rappresenta una straordinaria risorsa e non certo un limite per una collettività, in grado dì fornire un contributo importante all'attivazione dei processi dì sviluppo e di crescita dell'economia locale e dell'occupazione dei propri cittadini.Del resto lo stesso dettato costituzionale, con l'art. 9 "La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione", ha favorito e favorisce quella crescita, forte, della domanda di turismo culturale, una fruizione sempre più di massa rivolta ai beni culturali.Quindi, nella misura in cui non vi sono problemi legati alla conservazione, le opere d'arte  devono essere mostrate  anche all'estero  tanto più che vi sono società che fanno trasporti davvero garantiti e quindi utilizzare questo veicolo di diffusione per promuovere quell'importantissima voce che è rappresentata dal turismo culturale".

 

Ultima Modifica: 04 Novembre 2021

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